POLITICA
Prove di dialogo
M5S: Berlusconi è un uomo disperato, i nostri parlamentari non sono in vendita
Grillo e Toninelli andranno avanti tutto il pomeriggio con i colloqui con le diverse forze politiche. Il Pd ha ribadito la disponibilità al confronto su figure di garanzia. La Lega - secondo fonti di stampa - continua a rivendicare la Presidenza della Camera. Intanto Di Maio ricorda: "l'interlocuzione sulle presidenze delle Camere è slegata da ciò che riguarderà la formazione del governo"

"Silvio Berlusconi è un uomo disperato. Sa, e lo ha ammesso, che se si dovesse tornare a votare questa volta il MoVimento 5 Stelle prenderebbe il 40% e questo lo terrorizza. Per questo sta già cercando di fare campagna acquisti presso gli altri gruppi parlamentari. Infatti, avrebbe detto ai suoi di convincere quanti più deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle a passare con lui. All’ex premier diciamo subito una cosa: i nostri parlamentari non sono in vendita". Così Giulia Grillo M5S e Danilo Toninelli, capigruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato nel 'blog delle Stelle'.
"Sono stati eletti dai cittadini per fare,- dicono- in Parlamento, gli interessi degli italiani e per rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. All’ex premier vogliamo dire che istituiremo il vincolo di mandato, come promesso, per evitare proprio i cambi di casacca e i voltagabbana. E’ una delle priorità del nostro programma che noi rispetteremo. Queste dichiarazioni di Berlusconi dimostrano che il centrodestra non parla di programmi, di contenuti, a differenza del MoVimento 5 Stelle, ma litigano fra loro per decidere chi sia il leader. E Berlusconi, che vuole fare campagna acquisti, dimostra che non ha imparato la lezione.
E’ proprio di questi giorni, infatti, la notizia che la Corte dei conti ha aperto un’inchiesta sulla compravendita dei senatori che portò l’ex parlamentare Idv, De Gregorio, alla corte di Berlusconi, facendo così cadere il governo Prodi. L’organo di giustizia contabile, infatti, ha ipotizzato un danno d’immagine del Paese e, tradotto in denaro, un aumento dello spread valutabile attorno ai 6 milioni di euro. Denaro che il leader di Fi potrebbe dover pagare di tasca propria. Le cose sono cambiate. Il 4 marzo 11 milioni di italiani hanno partecipato, recandosi in massa ai seggi, ed hanno scelto il MoVimento 5 Stelle con un chiaro mandato: cambiare il Paese. Tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle rispetteranno questo mandato in Parlamento. Berlusconi se ne faccia una ragione.
Luigi Di Maio - ieri sera - ha comunicato 'in tutta traspareza' di aver ricevuto una telefonata dal leader della Lega, Matteo Salvini: "gli ho ricordato che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi - sottolinea Di Maio - questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati. Questo ci permetterà di portare avanti, a partire dall'Ufficio di Presidenza, la nostra battaglia per l'abolizione dei vitalizi e tanto altro". "Così come Salvini ha riconosciuto il nostro straordinario risultato, anche io ho riconosciuto il successo elettorale ottenuto dalla Lega" ha ribadito. Di Maio inoltre ricordando la girandola di incontri di oggi di Giulia Grillo e Danilo Toninelli, che si stanno "anche con le altre forze politiche" ha ribadito che "l'interlocuzione sulle presidenze delle Camere è slegata da ciò che riguarderà la formazione del governo".
Lega-M5S: una poltrona per due. Pd: chiediamo figure autorevoli e di garanzia
Primo giro di consultazioni sulle presidenze delle Camere, e primi ostacoli nel percorso alla ricerca di una soluzione per individure i successori di Laura Boldrini e Pietro Grasso. Matteo Salvini e i Cinque Stelle, con i capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo, si muovono in parallelo: il leader della Lega per lo piu' per telefono, con contatti rapidi e informali ai leader degli altri partiti. I pentastellati con incontri faccia a faccia. Dal Pd, da Leu e dagli altri interlocutori arriva ad entrambi la richiesta di figure autorevoli e di garanzia, in un partita che deve tenere separate la questione delle presidenze da quella del governo. Ma a quanto apprende l'agenzia Dire, Lega e Movimento Cinque Stelle hanno annunciato ai gruppi parlamentari che hanno contattato in queste ore di rivendicare entrambi l'attribuzione della presidenza della Camera dei deputati.
"Sono stati eletti dai cittadini per fare,- dicono- in Parlamento, gli interessi degli italiani e per rispettare gli impegni presi in campagna elettorale. All’ex premier vogliamo dire che istituiremo il vincolo di mandato, come promesso, per evitare proprio i cambi di casacca e i voltagabbana. E’ una delle priorità del nostro programma che noi rispetteremo. Queste dichiarazioni di Berlusconi dimostrano che il centrodestra non parla di programmi, di contenuti, a differenza del MoVimento 5 Stelle, ma litigano fra loro per decidere chi sia il leader. E Berlusconi, che vuole fare campagna acquisti, dimostra che non ha imparato la lezione.
E’ proprio di questi giorni, infatti, la notizia che la Corte dei conti ha aperto un’inchiesta sulla compravendita dei senatori che portò l’ex parlamentare Idv, De Gregorio, alla corte di Berlusconi, facendo così cadere il governo Prodi. L’organo di giustizia contabile, infatti, ha ipotizzato un danno d’immagine del Paese e, tradotto in denaro, un aumento dello spread valutabile attorno ai 6 milioni di euro. Denaro che il leader di Fi potrebbe dover pagare di tasca propria. Le cose sono cambiate. Il 4 marzo 11 milioni di italiani hanno partecipato, recandosi in massa ai seggi, ed hanno scelto il MoVimento 5 Stelle con un chiaro mandato: cambiare il Paese. Tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle rispetteranno questo mandato in Parlamento. Berlusconi se ne faccia una ragione.
Luigi Di Maio - ieri sera - ha comunicato 'in tutta traspareza' di aver ricevuto una telefonata dal leader della Lega, Matteo Salvini: "gli ho ricordato che il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica del Paese, con il 32% dei voti, pari a quasi 11 milioni di italiani che ci hanno dato fiducia, e che alla Camera abbiamo il 36% dei deputati. Per noi - sottolinea Di Maio - questa volontà è sacrosanta e vogliamo che venga rispecchiata attraverso l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati. Questo ci permetterà di portare avanti, a partire dall'Ufficio di Presidenza, la nostra battaglia per l'abolizione dei vitalizi e tanto altro". "Così come Salvini ha riconosciuto il nostro straordinario risultato, anche io ho riconosciuto il successo elettorale ottenuto dalla Lega" ha ribadito. Di Maio inoltre ricordando la girandola di incontri di oggi di Giulia Grillo e Danilo Toninelli, che si stanno "anche con le altre forze politiche" ha ribadito che "l'interlocuzione sulle presidenze delle Camere è slegata da ciò che riguarderà la formazione del governo".
Lega-M5S: una poltrona per due. Pd: chiediamo figure autorevoli e di garanzia
Primo giro di consultazioni sulle presidenze delle Camere, e primi ostacoli nel percorso alla ricerca di una soluzione per individure i successori di Laura Boldrini e Pietro Grasso. Matteo Salvini e i Cinque Stelle, con i capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo, si muovono in parallelo: il leader della Lega per lo piu' per telefono, con contatti rapidi e informali ai leader degli altri partiti. I pentastellati con incontri faccia a faccia. Dal Pd, da Leu e dagli altri interlocutori arriva ad entrambi la richiesta di figure autorevoli e di garanzia, in un partita che deve tenere separate la questione delle presidenze da quella del governo. Ma a quanto apprende l'agenzia Dire, Lega e Movimento Cinque Stelle hanno annunciato ai gruppi parlamentari che hanno contattato in queste ore di rivendicare entrambi l'attribuzione della presidenza della Camera dei deputati.