MONDO
L'8 marzo 2014 l'incidente aereo
A un anno dalla scomparsa del volo MH370 l'Australia potenzia il controllo dei cieli
Annunciato l'avvio di una sperimentazione per monitorare maggiormente le aree oceaniche remote. Dovrebbe essere estesa anche a Indonesia e Malaysia

L’8 marzo ricorrerà il triste anniversario della scomparsa del volo Malaysia Airlines MH370. Da allora non si hanno più notizie dell’aereo, scomparso mentre volava da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo e probabilmente precipitato in mare. La tragedia ha avuto almeno una conseguenza positiva: il traffico aereo sui tratti di mare tra Australia, Malaysia e Indonesia sarà controllato con maggiore attenzione.
Monitoraggi sempre più dettagliati
Lo ha annunciato il vice primo ministro australiano Warren Truss, che ha presentato una sperimentazione che coinvolgerà i tre paesi. L’intervallo minimo di rilevazione della posizione degli aerei nelle aree oceaniche remote verrà portato da 30-40 minuti a 15 minuti. Per riuscirci in una prima fase di test avviata all’inizio di febbraio, sono state coinvolte anche delle compagnie aeree e un gestore di telecomunicazioni satellitari.
Esteso a zone sempre più ampie
Il nuovo sistema dovrebbe essere gradualmente esteso a zone sempre più ampie, fino a coprire tutta l’area controllata da Airservices Australia, pari all’11% della superficie globale. I governi di Malaysia e Indonesia si sono impegnati ad aderire alla sperimentazione, anche se i dettagli della collaborazione sono ancora da definire.
Le autorità australiane: con il nuovo sistema l'allarme sarebbe scattato ore prima
Il nuovo meccanismo di controllo del traffico aereo sarà in grado di aumentare il numero di rilevazioni in caso di situazioni anomale, cioè di ogni spostamento dal previsto superiore a 200 piedi di altitudine o di 2 miglia nautiche di posizione. Secondo le autorità australiane, se questo sistema fosse stato attivo un anno fa, l’allarme per il volo MH370 sarebbe scattato sette ore prima, quando cambiò direzione, e i soccorritori avrebbero avuto informazioni molto più dettagliate.
Monitoraggi sempre più dettagliati
Lo ha annunciato il vice primo ministro australiano Warren Truss, che ha presentato una sperimentazione che coinvolgerà i tre paesi. L’intervallo minimo di rilevazione della posizione degli aerei nelle aree oceaniche remote verrà portato da 30-40 minuti a 15 minuti. Per riuscirci in una prima fase di test avviata all’inizio di febbraio, sono state coinvolte anche delle compagnie aeree e un gestore di telecomunicazioni satellitari.
Esteso a zone sempre più ampie
Il nuovo sistema dovrebbe essere gradualmente esteso a zone sempre più ampie, fino a coprire tutta l’area controllata da Airservices Australia, pari all’11% della superficie globale. I governi di Malaysia e Indonesia si sono impegnati ad aderire alla sperimentazione, anche se i dettagli della collaborazione sono ancora da definire.
Le autorità australiane: con il nuovo sistema l'allarme sarebbe scattato ore prima
Il nuovo meccanismo di controllo del traffico aereo sarà in grado di aumentare il numero di rilevazioni in caso di situazioni anomale, cioè di ogni spostamento dal previsto superiore a 200 piedi di altitudine o di 2 miglia nautiche di posizione. Secondo le autorità australiane, se questo sistema fosse stato attivo un anno fa, l’allarme per il volo MH370 sarebbe scattato sette ore prima, quando cambiò direzione, e i soccorritori avrebbero avuto informazioni molto più dettagliate.