ITALIA
I militari nella villetta vicino Torino dove si è consumato il crimine
Caselle, è giallo sul triplice omicidio. Sopralluogo e rilievi del Ris dei Carabinieri
Nella notte interrogato e rilasciato il figlio di due delle tre persone massacrate a coltellate nella villetta del Torinese. Si tratta di una coppia - lui 65 e lei 64 anni - e di una anziana di 93 anni, madre di uno dei due. In un primo momento la causa della morte sembrava essere una fuga di monossido di carbonio, poi gli inquirenti hanno trovato le ferite da arma da taglio sui corpi. L'assassino li ha braccati, uccisi e poi ha ripulito tutto

Ora indaga anche il Ris di Parma sul triplice omicidio avvenuto nella villetta di Caselle, alle porte di Torino. Ieri il ritrovamento dei corpi senza vita dei tre anziani massacrati a coltellate: si tratta di Claudio Allione, 66 anni, ex dipendente della Sagat (la società che gestisce l'aeroporto), la moglie Maria Angela Greggio, 65 anni, ex insegnante, e la suocera Emilia Campo Dall'Orto, 93 anni.
Il Ris di Parma tenterà di ricostruire la dinamica e capire, in particolare, per quale motivo nell' edificio non siano state trovate tracce di sangue. Gli investigatori sono al lavoro per verificare l'alibi del figlio, il quale ha riferito che si trovava in Val D'Aosta al momento della strage.
Figlio interrogato e rilasciato
L'interrogatorio in caserma è durato fino alle due di notte. L'uomo è stato sentito dagli investigatori insieme alla sua fidanzata e ad altre persone. Era stato proprio lui a dare l'allarme e a chiamare i militari dopo aver fatto la tragica scoperta. I genitori non rispondevano al telefono e così ha chiesto a un vicino di andare a controllare. I carabinieri hanno anche trovato i due cani della coppia, due pastori tedeschi, chiusi in un sottoscala. L'uomo è stato rilasciato.
Nessuna traccia del coltello
L'anziana suocera è stata trovata nella propria camera da letto al pianterreno, i coniugi nel corridoio al primo piano, l'uno accanto all'altro. Uccisi da almeno ventiquattro ore, se non di più. La possibilità che si sia trattato di un dramma come quello del giorno di San Silvestro, quando a Collegno (Torino) un uomo senza lavoro uccise moglie, figlia e suocera per poi togliersi la vita, è stata scartata subito dagli investigatori: non c'è nessuna traccia del coltello.
Ipotesi rapina
L'ipotesi di una rapina non viene trascurata, ma non quadra con la presenza, nella casetta degli Allione, di due cani pastori tedeschi. Quello che è certo è che l'aggressore voleva uccidere: ha cercato, braccato e attaccato Claudio, Maria Angela ed Emilia con furia e determinazione. Eppure non c'era sangue nell'appartamento. Come se qualcuno avesse voluto pulire tutto. Al punto che, prima che l'esame dei corpi rivelasse i segni della lama, si era pensato a una fuga di monossido di carbonio.
Il Ris di Parma tenterà di ricostruire la dinamica e capire, in particolare, per quale motivo nell' edificio non siano state trovate tracce di sangue. Gli investigatori sono al lavoro per verificare l'alibi del figlio, il quale ha riferito che si trovava in Val D'Aosta al momento della strage.
Figlio interrogato e rilasciato
L'interrogatorio in caserma è durato fino alle due di notte. L'uomo è stato sentito dagli investigatori insieme alla sua fidanzata e ad altre persone. Era stato proprio lui a dare l'allarme e a chiamare i militari dopo aver fatto la tragica scoperta. I genitori non rispondevano al telefono e così ha chiesto a un vicino di andare a controllare. I carabinieri hanno anche trovato i due cani della coppia, due pastori tedeschi, chiusi in un sottoscala. L'uomo è stato rilasciato.
Nessuna traccia del coltello
L'anziana suocera è stata trovata nella propria camera da letto al pianterreno, i coniugi nel corridoio al primo piano, l'uno accanto all'altro. Uccisi da almeno ventiquattro ore, se non di più. La possibilità che si sia trattato di un dramma come quello del giorno di San Silvestro, quando a Collegno (Torino) un uomo senza lavoro uccise moglie, figlia e suocera per poi togliersi la vita, è stata scartata subito dagli investigatori: non c'è nessuna traccia del coltello.
Ipotesi rapina
L'ipotesi di una rapina non viene trascurata, ma non quadra con la presenza, nella casetta degli Allione, di due cani pastori tedeschi. Quello che è certo è che l'aggressore voleva uccidere: ha cercato, braccato e attaccato Claudio, Maria Angela ed Emilia con furia e determinazione. Eppure non c'era sangue nell'appartamento. Come se qualcuno avesse voluto pulire tutto. Al punto che, prima che l'esame dei corpi rivelasse i segni della lama, si era pensato a una fuga di monossido di carbonio.