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MONDO

Assalto in aeroporto, occupata la TV pubblica

Congo, le famiglie italiane bloccate: "Siamo in pericolo". Letta e Bonino seguono vicenda

Drammatica mail inviata a Rainews 24 da uno dei genitori italiani bloccati da oltre un mese in Congo con altre 23 famiglie in attesa di tornare in patria insieme ai figli adottivi. Si spara in aeroporto e un commando ha fatto irruzione nella sede della televisione e ha letto un messaggio rivolto al presidente Kabila. 40 i ribelli uccisi, fa sapere l'esercito congolese

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Le famiglie (repertorio)
Kinshasa
"Siamo in pericolo - scrive in una mail inviata a Rainews 24 da uno dei genitori italiani bloccati da oltre un mese in Congo con altre 23 famiglie in attesa di tornare in patria insieme ai figli adottivi - i ribelli hanno occupato la TV di Stato di Kishasa e ci sono stati spari all'aeroporto che è chiuso. Temiamo per l'incolumità nostra e dei nostri figli. Vi prego di aiutarci a sollecitare la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa". Il ministro Bonino - ha fatto sapere il ministero degli Esteri - sta seguendo "personalmente la situazione" e l'ambasciata italiana è in costante contatto con le famiglie. 

La situazione nella Repubblica Democratica del Congo è tesissima, negli scontri sono morti almeno 40 ribelli mentre non ci sarebbero vittime civili. Alcuni gruppi armati hanno fatto irruzione in modo praticamente sincronizzato in tre luoghi chiave di Kishasa: la sede delle TV pubblica, l'aeroporto internazionale e un campo militare. I tre assalti sembrano il tentativo di prendere il potere da parte dei seguaci del leader religioso Paul Joseph Mukungubila - chiamato Gideon o anche "il profeta dell'Eterno" - era stato sconfitto alle presidenziali dal Joseph Kabila nel 2006. Gli uomini armati, infatti, si sono presentati come suoi seguaci. Il ministro dell'Interno ha fatto sapere che stanno verificando questa possibilità. 

L'assalto alla televisione pubblica
La prima ad essere presa d'assalto è stata la sede della TV pubblica: un commando ha fatto irruzione nell'edificio e c'è stata una intensa sparatoria. E' stato anche letto un messaggio rivolto al presidente Joseph Kabila: "Gideon Mukungubila è venuto a liberarti dalla schiavitù del Rwanda". A riportare il messaggio è stata la agenzia Reuters. Nel 1997 forze ruandesi aiutarono il padre di Kabila, Laurent, a rovesciare il dittatore Mobutu Sese Seko.

Secondo il racconto di alcuni testimoni oculari il commando era composto prevalentemente da giovani armati di pistole e machete e ha preso in ostaggio alcuni giornalisti. Tutte le trasmissioni sono state interrotte. Qui il momento dell'assalto alla televisione e le ultime immagini in onda. Ora un cordone dell'esercito sta circondando la sede della TV. 

Assalto all'aeroporto 
Poco dopo, altre due sparatorie: all'aeroporto internazionale di Kishasa, ora chiuso, e in un campo militare della capitale non lontano dalla sede del ministero della Difesa. 

Chi è Mukungubila
Mungukabila è stato molto critico nei confronti del presidente Kabila per l'accordo firmato questo mese con le milizie M23 guidate dai Tutsi e lo ha accusato di subire le pressioni del governo del Rwanda. Da qui il testo del messaggio.

Letta e Bonino vicino alle famiglie
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il ministro degli esteri, Emma Bonino, seguono costantemente la vicenda delle 24 famiglie italiane bloccate in Congo, in attesa di lasciare il paese insieme ai bambini appena adottati. "A breve - ha affermato Letta - arriverà anche a Roma una delegazione congolese per verificare le pratiche di adozione".