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MONDO

Nave bloccata in Antartide

In arrivo la rompighiaccio australiana con 4 italiani a bordo

Si tratta di Francesco D'Alessio dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Giuseppe Camporeale e Paolo Zini dell'ENEA e Giulio Esposito del CNR. Oggi pomeriggio la rompighiaccio dovrebbe raggiungere la nave russa bloccata dal 24 dicembre

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La nave bloccata in Antartide
Antartide
Sulla rompighiaccio australiana 'Aurora Australis', che oggi pomeriggio dovrebbe raggiungere la nave russa bloccata nei ghiacci dell'Antartide dal 24 dicembre, ci sono anche 4 ricercatori italiani. Si tratta di Francesco D'Alessio dell'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Roma), Giuseppe Camporeale e Paolo Zini
dell'ENEA e Giulio Esposito del CNR. Lo rende noto il sito dell'Inaf. Sono invece in Italia gli altri due ricercatori, Andrea Torti e Umberto Binetti, che erano sulla Akademik Shokalskiy (la nave russa bloccata) ma solo nella prima parte della missione.

L'Odissea della nave bloccata tra i ghiacci
La rompighiaccio cinese Snow Dragon, che stava cercando di soccorrere la nave russa bloccata, ha dovuto invertire la rotta quando si trovava a soli 11 chilometri di distanza: le lastre ghiacciate erano troppo spesse. Ora le speranze delle 74 persone a bordo sono quindi riposte sull’australiana Aurora Australis.

Imprigionata tra i ghiacciai da martedì scorso, la nave russa si trovava a un centinaio di miglia dalla base francese Dumont D'Urville, quando è stata sorpresa da una bufera che ha spinto il ghiaccio marino intorno allo scafo, imprigionandolo. Non rischia di affondare e ha provviste a sufficienza per settimane, ma l’equipaggio, gli scienziati e i turisti a bordo attendono l’arrivo dei soccorsi.

Ghiaccio troppo spesso 
A raccogliere finora l'sos della nave sono state tre rompighiaccio. La francese L’Astrolabe ha rinunciato dopo aver tentato vanamente di superare un tratto di mare coperto da lastre di grande spessore. Lo stesso problema ha impedito l’arrivo della cinese Snow Dragon, che sembrava in grado di farcela. Secondo Lisa Martin, portavoce dell’ Australian Maritime Safety Authority che sta coordinando l’operazione, l’australiana Aurora Australis ha le migliori possibilità di raggiungere la nave russa. La Snow Dragon resterà comunque in zona nel caso serva un aiuto. “Penso che ci attendano altre 24 ore con le dita incrociate in attesa che accada qualcosa", ha detto ieri il portavoce della spedizione russa, Alvin Stone.

Meteo in miglioramento 
Le condizioni meteo sembrano in miglioramento. Nei giorni scorsi la MV Akademik Shokalskiy si era trovata in una vera e propria tormenta, con venti a 70 chilometri l’ora. Gli scienziati a bordo stanno continuando le proprie ricerche sulla vita marina. La nave stava ripercorrendo il viaggio intorno all’Antartide dell’esploratore australiano Douglas Mawson. Una volta liberata dai ghiacci, potrebbe proseguire nella sua spedizione.