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“È una strada alternativa, ma che fatica gestire tutto”
Condivide il suo libro con chi lo segue sui social: è boom di vendite
Lo scrittore Massimo Polidoro usa la Rete per lanciare il suo thriller “Il passato è una bestia feroce”: titolo e copertina scelti con un sondaggio, copia digitale inviata a cento dei suoi contatti. Le recensioni si moltiplicano e l'opera va in ristampa due giorni dall'uscita

Per promuovere il suo libro ha fatto scegliere il titolo e la copertina ai suoi follower su Twitter e ai suoi contatti su Facebook tramite un sondaggio. Poi ha inviato a cento di loro una copia digitale in anteprima per avere un parere e, possibilmente, una recensione al momento dell'uscita in libreria. Poteva essere un azzardo, ma la scommessa è stata ripagata: il thriller “Il passato è una bestia feroce”di Massimo Polidoro (ed. Piemme) è andato in ristampa dopo solo due giorni.
“Un modo diverso per far conoscere il libro”
“Mi dispiaceva che il libro fosse gettato nel mare dei 60mila titoli che escono ogni anno in Italia – dice l'autore – Così ho cercato un modo diverso dal solito per farlo conoscere prima ancora della sua uscita”. Ecco allora l'idea di coinvolgere i propri contatti, che nel suo caso non sono pochi: grazie alla sua attività come scrittore, divulgatore e segretario del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, Massimo Polidoro ha oltre 34mila follower e più di 2700 “mi piace” sulla sua pagina Facebook. Una rete che si è rivelata di grande aiuto.
Titolo e copertina scelti dai follower
Il libro ha visto la luce in modo condiviso. Come un genitore che rinuncia a scegliere il nome del figlio, lo scrittore ha deciso di lasciare ad altri la decisione finale sui tre titoli e le tre copertine che aveva ipotizzato insieme all'editore. “Erano opzioni che avevamo scelto noi, quindi non c'era il rischio di andare fuori tema, però alla fine è andata bene: hanno votato quelli che ci piacevano di più”, racconta.
“In ristampa nel giro di due giorni”
Infine il terzo passo, il più rischioso dal punto di vista dell'editore, sia per la possibilità di perdere potenziali acquirenti sia per il rischio di mettere in circolazione delle copie "pirata" dell'opera. “Ho chiesto se c'era qualcuno disposto a far parte di una sorta di squadra con il compito di leggere il libro in anteprima e di darmi una mano a farlo conoscere – ricorda Massimo Polidoro – Si sono fatte avanti più di trecento persone. Ne ho selezionate cento e con grande sorpresa c'è stato un fiorire di iniziative anche molto più creative della classica recensione, dai book trailer ai fumetti, dalle cartoline a un sito dedicato al giallo che è al centro della storia. Hanno fatto girare la voce che il libro stava per uscire e quando è arrivato in libreria è andato in ristampa nel giro di due giorni”.
Mistero e azione
“Il passato è una bestia feroce” è un romanzo che punta sul mistero e sull'azione. È la storia di un giornalista che riceve una lettera scritta 33 anni prima da una sua compagna di classe, scomparsa senza lasciare traccia e ormai dimenticata quasi da tutti. Una missiva preparata la sera prima di svanire nel nulla che dà il via a un'indagine e conduce alla scoperta di verità spaventose.
“Un mese di lavoro dalla mattina alla sera”
Non è un libro che parla di internet né un'opera il cui contenuto, per qualche motivo, sia ricollegabile al web. Eppure, grazie a un lavoro certosino, la Rete si è rivelata un'ottima alleata. “Non sapevo cosa aspettarmi perché non sono a conoscenza di altre iniziative simili, invece ha funzionato molto bene – dice Massimo Polidoro - Non è però un impegno da prendere sotto gamba: per un mese sono stato coinvolto dalla mattina alla sera tutti i giorni. Per arrivare a dei risultati è anche necessario costruirsi prima un seguito online, altrimenti è molto difficile riuscire a raggiungere i lettori”.
“Un modo diverso per far conoscere il libro”
“Mi dispiaceva che il libro fosse gettato nel mare dei 60mila titoli che escono ogni anno in Italia – dice l'autore – Così ho cercato un modo diverso dal solito per farlo conoscere prima ancora della sua uscita”. Ecco allora l'idea di coinvolgere i propri contatti, che nel suo caso non sono pochi: grazie alla sua attività come scrittore, divulgatore e segretario del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, Massimo Polidoro ha oltre 34mila follower e più di 2700 “mi piace” sulla sua pagina Facebook. Una rete che si è rivelata di grande aiuto.
Titolo e copertina scelti dai follower
Il libro ha visto la luce in modo condiviso. Come un genitore che rinuncia a scegliere il nome del figlio, lo scrittore ha deciso di lasciare ad altri la decisione finale sui tre titoli e le tre copertine che aveva ipotizzato insieme all'editore. “Erano opzioni che avevamo scelto noi, quindi non c'era il rischio di andare fuori tema, però alla fine è andata bene: hanno votato quelli che ci piacevano di più”, racconta.
“In ristampa nel giro di due giorni”
Infine il terzo passo, il più rischioso dal punto di vista dell'editore, sia per la possibilità di perdere potenziali acquirenti sia per il rischio di mettere in circolazione delle copie "pirata" dell'opera. “Ho chiesto se c'era qualcuno disposto a far parte di una sorta di squadra con il compito di leggere il libro in anteprima e di darmi una mano a farlo conoscere – ricorda Massimo Polidoro – Si sono fatte avanti più di trecento persone. Ne ho selezionate cento e con grande sorpresa c'è stato un fiorire di iniziative anche molto più creative della classica recensione, dai book trailer ai fumetti, dalle cartoline a un sito dedicato al giallo che è al centro della storia. Hanno fatto girare la voce che il libro stava per uscire e quando è arrivato in libreria è andato in ristampa nel giro di due giorni”.
Mistero e azione
“Il passato è una bestia feroce” è un romanzo che punta sul mistero e sull'azione. È la storia di un giornalista che riceve una lettera scritta 33 anni prima da una sua compagna di classe, scomparsa senza lasciare traccia e ormai dimenticata quasi da tutti. Una missiva preparata la sera prima di svanire nel nulla che dà il via a un'indagine e conduce alla scoperta di verità spaventose.
“Un mese di lavoro dalla mattina alla sera”
Non è un libro che parla di internet né un'opera il cui contenuto, per qualche motivo, sia ricollegabile al web. Eppure, grazie a un lavoro certosino, la Rete si è rivelata un'ottima alleata. “Non sapevo cosa aspettarmi perché non sono a conoscenza di altre iniziative simili, invece ha funzionato molto bene – dice Massimo Polidoro - Non è però un impegno da prendere sotto gamba: per un mese sono stato coinvolto dalla mattina alla sera tutti i giorni. Per arrivare a dei risultati è anche necessario costruirsi prima un seguito online, altrimenti è molto difficile riuscire a raggiungere i lettori”.