ECONOMIA
Il Pil Usa sale del 2,6%. Ma le borse scendono

Il prodotto interno lordo statunitense cresciuto del 2,6% nel secondo trimestre non scalda i listini. Wall Street ha aperto in calo.
Anche in Europa continua a prevalere il segno meno. Londra e Francoforte cedono attorno al mezzo punto percentuale, mentre la peggiore è Parigi -1,30%. Pesante anche Milano con l’indice Ftse Mib a -1,13%. Sul listino occhi puntati sempre su Fincantieri che dopo aver perso in 2 sedute oltre 10 punti percentuali ora sale del 3,91%.
Sul mercato delle materie prime continua la risalita del petrolio con il Brent che dopo 2 mesi torna sopra la soglia dei 52 dollari al barile.
Euro forte sui mercati valutari. La moneta unica resta sopra quota 1,17 sul dollaro, mentre sul franco svizzero arriva a ridosso di 1,14, i valori più alto da quando nel gennaio 2015 è stato sbloccato il cambio della moneta elvetica.
Aggiornamento ore 16.14
Anche in Europa continua a prevalere il segno meno. Londra e Francoforte cedono attorno al mezzo punto percentuale, mentre la peggiore è Parigi -1,30%. Pesante anche Milano con l’indice Ftse Mib a -1,13%. Sul listino occhi puntati sempre su Fincantieri che dopo aver perso in 2 sedute oltre 10 punti percentuali ora sale del 3,91%.
Sul mercato delle materie prime continua la risalita del petrolio con il Brent che dopo 2 mesi torna sopra la soglia dei 52 dollari al barile.
Euro forte sui mercati valutari. La moneta unica resta sopra quota 1,17 sul dollaro, mentre sul franco svizzero arriva a ridosso di 1,14, i valori più alto da quando nel gennaio 2015 è stato sbloccato il cambio della moneta elvetica.
Aggiornamento ore 16.14