ITALIA
Le regioni con più casi sono quelle del Sud
Vittime del lavoro, giornata drammatica: 6 morti in 24 ore
680 morti per il lavoro dall'inizio dell'anno. Le cause sempre più spesso legate a mancanze nei sistemi di sicurezza. L'ultima vittima è un agricoltore che ieri sera è morto nel Pisano tra le lame di una trebbiatrice.

I numeri sono spaventosi: 680 morti sul lavoro nel 2021, da Gennaio a fine Settembre. Sei solo nelle ultime 24 ore: in Lombardia, Piemonte, Veneto e Sicilia e i Toscana. Nel milanese due operai quarantenni che lavoravano per una ditta esterna sono morti mentre rifornivano l'ospedale Humanitas di azoto: una fuga di gas li avrebbe intossicati. La procura indaga per omicidio colposo.
A Nichelino, in provincia di Torino un uomo di 72 anni, titolare di un'officina è morto dopo essere scivolato da una scala. A Loreggia, in provincia di Padova, un operaio di 50 anni che lavorava per una ditta del luogo è deceduto cadendo da un'impalcatura di cinque metri. Disposti gli accertamenti per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro.
A Capaci, in provincia di Palermo un camionista di 52 anni è rimasto schiacciato dal tir mentre stava effettuando delle verifiche fuori dal mezzo. Volti, nomi età e nazionalità diverse ma tutti uniti dalla stessa sorte: si muore per negligenze del datore di lavoro e per mancanza di sicurezza. Secondo l'ONU, nel mondo sono quasi due milioni l'anno le vittime e gli incidenti sono la terza causa di morte, dopo le malattie croniche soprattutto tumori: alle quali ora si aggiunge anche la malattia da Covid19.
In provincia di Pisa è morto decapitato da una trebbiatrice un uomo di 54 anni: l'incidente è avvenuto attorno alle 20.40 a Pontasserchio, non lontano dalla città della torre pendente.
Le regioni con più casi sono quelle del Sud cui segue per numero di vittime il nord Est, il Centro Italia e infine il Nord Ovest. Persone spesso costrette a lavori faticosi e pericolosi. Oltre ai mancati requisiti di sicurezza, pesa anche il tipo di contratto: l'86% delle aziende ispezionate l'anno scorso è stata trovata con lavoratori irregolari o in nero.
A Nichelino, in provincia di Torino un uomo di 72 anni, titolare di un'officina è morto dopo essere scivolato da una scala. A Loreggia, in provincia di Padova, un operaio di 50 anni che lavorava per una ditta del luogo è deceduto cadendo da un'impalcatura di cinque metri. Disposti gli accertamenti per eventuali violazioni in tema di sicurezza sul lavoro.
A Capaci, in provincia di Palermo un camionista di 52 anni è rimasto schiacciato dal tir mentre stava effettuando delle verifiche fuori dal mezzo. Volti, nomi età e nazionalità diverse ma tutti uniti dalla stessa sorte: si muore per negligenze del datore di lavoro e per mancanza di sicurezza. Secondo l'ONU, nel mondo sono quasi due milioni l'anno le vittime e gli incidenti sono la terza causa di morte, dopo le malattie croniche soprattutto tumori: alle quali ora si aggiunge anche la malattia da Covid19.
In provincia di Pisa è morto decapitato da una trebbiatrice un uomo di 54 anni: l'incidente è avvenuto attorno alle 20.40 a Pontasserchio, non lontano dalla città della torre pendente.
Le regioni con più casi sono quelle del Sud cui segue per numero di vittime il nord Est, il Centro Italia e infine il Nord Ovest. Persone spesso costrette a lavori faticosi e pericolosi. Oltre ai mancati requisiti di sicurezza, pesa anche il tipo di contratto: l'86% delle aziende ispezionate l'anno scorso è stata trovata con lavoratori irregolari o in nero.