Calcio
Terremoto all'Inter: arriva a sorpresa l'addio definitivo di Moratti
L'era dell'ex patron nerazzurro si chiude dopo 19 anni all'indomani della polemica con l'allenatore Mazzarri

L'era di Massimo Moratti all'Inter si è chiusa definitivamente con un comunicato diramato poco dopo l'ora di pranzo. L'ex patron dei nerazzurri ha rinunciato alla carica di presidente onorario offerta dal nuovo proprietario Erick Thohir lo scorso novembre. Contemporaneamente, a titolo personale, si sono dimessi dal consiglio d'amministrazione Angelomario Moratti, figlio di Massimo, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto, uomini di fiducia dell'ex presidente.
La seconda epopea di un Moratti all'Inter era cominciata nel febbraio del 1995, quando Massimo aveva rilevato la società da Ernesto Pellegrini. Nel 2010 la grande soddisfazione del 'triplete', la conquista di Champions League, Scudetto e Coppa Italia con Mourinho, poi il club aveva cominciato ad accusare problemi finanziari. Già nel 2012 si era parlato di una possibile partecipazioni in società di un gruppo russo. Poi, nel settembre 2013, aveva fatto irruzione nella scena nerazzurra il magnate indonesiano Thohir, che a novembre ha acquisito la maggioranza. Offrendo, come detto, la presidenza onoraria a Moratti.
La coabitazione era quindi cominciata con ottimi auspici. Col passare dei mesi, tuttavia, Thohir aveva cominciato a fare piazza pulita del vecchio establishment. Via il medico sociale Franco Combi e, soprattutto, il direttore tecnico Marco Branca. Via il team manager Ivan Cordoba, che ha rescisso il contratto circa un mese fa. Resta l'uomo simbolo della gestione Moratti, Javier Zanetti. Con un incarico di vicepresidente senza deleghe, quindi senza poteri.
E' degli ultimi giorni la notizia che l'Inter dovrà rispondere alle domande dell'Uefa sullo sforamento dei parametri riguardanti il fairpaly finanziario (eredità della gestione Moratti). Subito seguita dal bilancio consolidato in rosso di oltre 100 milioni, con Thohir che annuncia due o tre anni di sforzi (ovvero campagne acquisti basate più sulle cessioni che sugli acquisti, fra le altre cose) per ripianare. Ultima goccia, ma la decisione di Moratti doveva già essere maturata, la critica verso l'allenatore Mazzarri ("Il calcio dipende dai risultati) peraltro ultima scelta operativa dell'ex patron, cui il livornese ha risposto con evidente fastidio: "Non ho tempo di pensare a ciò che ha detto Moratti, né energie per rispondergli. Sono concentrato sul St.Etienne". Questione di ore, poi l'uscita di scena.