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ITALIA

"Qui per unire le battaglie di tutti"

Roma, "Marcia per il Clima e contro le Grandi Opere inutili"

Presenti associazioni e movimenti come No tav, No Triv, No Tap e i cittadini di Taranto. Le organizzazioni studentesche proseguono la mobilitazione iniziata il 15 marzo

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A Roma la "Marcia per il clima e contro le Grandi opere". Migliaia le persone venute da tutta Italia a manifestare: tra loro associazioni e movimenti come i No tav, i No Triv, i No Tap e i cittadini di Taranto che chiedono la chiusura dell'Ilva.

"Oggi siamo qui per unire le battaglie di coloro che stanno lottando per migliorare il mondo in cui vivono. Non siamo qui per manifestare a favore del nostro cortile, perché il nostro cortile è il mondo intero", spiega Tommaso Cacciari di Venezia che fa parte del comitato No grandi navi. Ad aprire il corteo, che arriverà a San Giovanni, lo striscione con la scritta 'Marcia per il clima contro le grandi opere inutili e contro le devastazioni ambientali'. 

"Le Grandi Opere inutili sono parte di un sistema economico insostenibile da abbattere", dichiara Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza. Oggi si sono riuniti gli studenti per partecipare alla "Marcia per il Clima e contro le Grandi Opere inutili" che è partita da Piazza Repubblica .

Le organizzazioni studentesche proseguono la mobilitazione iniziata il 15 marzo: "Cambiamo il sistema, non il clima!", è lo slogan. "Questi grandi cantieri spesso comportano grandi danni all'ecosistema e pochi benefici per la popolazione. Inoltre è ormai palese l'interesse delle mafie e della classe politica corrotta ad impiegare imponenti risorse pubbliche in appalti facilmente sfruttati dai criminali per il proprio profitto", prosegue Cossu.

"La nostra generazione ha iniziato una rivolta per salvare il nostro futuro, denunciando tutte le attività inquinanti che concorrono al disastro ambientale: vogliamo cambiare il sistema, non il clima. Dalle scuole e dalle università continueremo ad organizzare mobilitazioni per rivendicare un sistema economico sostenibile e un'immediata politica di abbattimento dei danni all'ambiente in ogni attività produttiva. I partiti hanno dimostrato di non voler andare oltre la retorica, perciò continueremo ad occupare le piazze finché non vedremo un cambio di passo reale", conclude Cossu.