POLITICA
Al centro lo strappo dei dissidenti
La prova di forza di Renzi in assemblea. Patto segreto con la Lega
"Non è più il tempo delle mediazioni" ha detto il premier alla vigilia dell'assemblea di oggi nella capitale. Va bene discutere "ma non mi rassegno che vinca la palude". All'ordine del giorno l'elezione del Presidente e la nomina dei Vice Segretari

Un 40,8% a caratteri cubitali, è questa la scenografia scelta dal premier per il palco dell'assemblea del Pd. Una prova di forza, un messaggio chiaro che già ieri in conferenza stampa, illustrando i provvedimenti di riforma della pubblica amministrazione, Matteo Renzi faticava a trattenere: "Non è più il tempo delle mediazioni". Va bene discutere "ma non mi rassegno che vinca la palude". Il riferimento ovviamente è allo strappo con Mineo, espulso dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, e la seguente autosospensione di 14 senatori. Il risultato delle europee non è "un trofeo" ma "una responsabilità" verso il paese.
Replica su Facebook Mineo: "Perché Renzi parla tanto di me?". E poi: "Non c’è un solo provvedimento che sia finito nella palude per colpa di Mineo o di uno due firmatari della proposta Chiti. Sfido chiunque a dimostrare il contrario". Sull’auto sospensione di 14 senatori dal gruppo del Pd, Mineo chiede una "discussione franca e senza tabù per ricostruire il rapporto di fiducia tra noi e la presidenza del gruppo. Chiediamo che si argini questo fiume di avvertimenti e minacce a mezzo stampa".
Sullo sfondo un altro tema agita il Pd, ed è quello di un'accordo segreto con il Carroccio. Intesa che sarebbe stata confermata dallo stesso Calderoli, il mediatore per conto di Salvini. Il patto rosso- verde prevederebbe il nuovo Senato e soprattutto il nuovo federalismo. "Si abbandona la controriforma del governo - rivela Calderoli a Repubblica - per tornare a Titolo V del 2001 per migliorarlo". Il sospetto è che in cambio del voto leghista sulla riforma del Senato il premier abbia accettato di tornare ad un modello iper regionalista.
Replica su Facebook Mineo: "Perché Renzi parla tanto di me?". E poi: "Non c’è un solo provvedimento che sia finito nella palude per colpa di Mineo o di uno due firmatari della proposta Chiti. Sfido chiunque a dimostrare il contrario". Sull’auto sospensione di 14 senatori dal gruppo del Pd, Mineo chiede una "discussione franca e senza tabù per ricostruire il rapporto di fiducia tra noi e la presidenza del gruppo. Chiediamo che si argini questo fiume di avvertimenti e minacce a mezzo stampa".
Sullo sfondo un altro tema agita il Pd, ed è quello di un'accordo segreto con il Carroccio. Intesa che sarebbe stata confermata dallo stesso Calderoli, il mediatore per conto di Salvini. Il patto rosso- verde prevederebbe il nuovo Senato e soprattutto il nuovo federalismo. "Si abbandona la controriforma del governo - rivela Calderoli a Repubblica - per tornare a Titolo V del 2001 per migliorarlo". Il sospetto è che in cambio del voto leghista sulla riforma del Senato il premier abbia accettato di tornare ad un modello iper regionalista.