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ECONOMIA

Il nodo esuberi

Alitalia. Riggio: Ryanair e EasyJet dovrebbero essere obbligate ad assumere

Lo ha affermato in un'intervista a Repubblica, in riferimento alla vertenza Alitalia, il presidente dell'Ente nazionale per l'Aviazione civile. L'Enac, insieme alla Regione Lazio, dovrà coordinare e smistare gli esuberi della compagnia e aprire e completare un dossier per Commissione Ue sull'effettiva proprietà di Alitalia

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Vito Riggio, presidente Enac (Ansa)
Roma

Le compagnie aeree che operano in Italia dovrebbero essere obbligate a 'pescare' nella lista degli esuberi Alitalia e lo stesso vale per gli aeroporti. E questo vale anche per EasyJet e Ryanair. Ad affermarlo, in un'intervista a La Repubblica, è il presidente dell'Enac, Vito Riggio, che nella vertenza della compagnia di bandiera ha un doppio gravoso impegno: la responsabilità di coordinare e smistare gli esuberi della compagnia che grazie ad Enac e Regione Lazio, saranno coinvolti nell'operazione di ricollocamento voluta dal governo, e aprire e completare un dossier molto atteso dalla Commissione Ue, cioè quello sulla effettiva proprietà di Alitalia.

Il ricollocamento, sottolinea Riggio, "servirà ad evitare il rapido impoverimento del mercato del trasporto aereo italiano che è fatto di grandi professionalità. All'Enac spetterà quindi il compito di stilare una lista dettagliata delle persone da impiegare, dei loro curricula, informando, prevalentemente via internet, tutta la comunità aeronautica, e io auspico tutta quella europea, non solo di casa nostra. E quindi compagnie ma anche aeroporti interessati ad assumere assistenti di volo, manuntentori, piloti".

"C'è però un secondo passaggio che ritengo obbligato, oltre questo - rileva il presidente dell'Enac - è chiaro che se ci sarà una ripresa del settore le cose marceranno e potremo far riassumere questi lavoratori. Se invece la crisi persisterà ammetto che sarà dura". La verifica sugli asset societari partirà "il prossimo 17 luglio. Abbiamo già in calendario un incontro con l'amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio. In tutto la nostra indagine - sottolinea - potrebbe andare avanti per un mese o 40 giorni, prima di essere girata al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e all'Ue. Che però potrebbe in ogni caso chiedere ulteriori approfondimenti".