SPORT
La "quenelle" si diffonde in Francia
Anelka, gesto antisemita per festeggiare un goal
Il calciatore del West Bromwich Albion ha salutato una rete con la 'quenelle', controversa invenzione del comico Dieudonné. Il ministro dello Sport su twitter: "Una provocazione scioccante e disgustosa"

Iniziò tutto con le elezioni europee del 2009 quando il comico Dieudonné presentò una lista antisionista con Alain Soral, ex dirigente del Front National di Jean-Marie Le Pen. Sui manifesti spiccava la “quenelle” (in francese polpetta), visivamente un braccio sinistro teso verso il basso e la mano destra sul cuore, una sorta di saluto nazista all’inverso.
Anelka
Recentemente anche il calciatore francese Nicolas Anelka si è esibito nella controversa performance. Ha esultato per un goal, in una partita con il suo West Bromwich, con il gesto della "quenelle" inventato appunto dal comico francese dichiaratamente antisemita. Anelka si è giustificato su twitter. Il calciatore ha spiegato che si trattava di una "dedica al mio amico Dieudonné".
Le condanne
La Football Association, la federcalcio inglese, potrebbe aprire un'inchiesta dopo l'episodio. E' già arrivato, intanto, il verdetto di Valerie Fourneyron, ministro dello Sport francese. "Il gesto di Anelka -scrive su Twitter- è una provocazione scioccante e disgustosa. Sul campo di calcio non c'è spazio per l'antisemitismo e per l'istigazione all'odio".
Anelka
Recentemente anche il calciatore francese Nicolas Anelka si è esibito nella controversa performance. Ha esultato per un goal, in una partita con il suo West Bromwich, con il gesto della "quenelle" inventato appunto dal comico francese dichiaratamente antisemita. Anelka si è giustificato su twitter. Il calciatore ha spiegato che si trattava di una "dedica al mio amico Dieudonné".
Le condanne
La Football Association, la federcalcio inglese, potrebbe aprire un'inchiesta dopo l'episodio. E' già arrivato, intanto, il verdetto di Valerie Fourneyron, ministro dello Sport francese. "Il gesto di Anelka -scrive su Twitter- è una provocazione scioccante e disgustosa. Sul campo di calcio non c'è spazio per l'antisemitismo e per l'istigazione all'odio".