ITALIA
L'incontro al ministero
Ilaria Cucchi incontrerà il ministro della Difesa Trenta e il generale Nistri
Appuntamento fortemente voluto dal ministro della Difesa

Non si sa se e quando andrà al Viminale e se e quando ci sarà un incontro con il ministro dell'Interno Matteo Salvini, da cui Ilaria Cucchi aspetta delle scuse. Si sa invece che mercoledì 17 ottobre è previsto un incontro tra il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, Ilaria Cucchi e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri, che qualche giorno fa aveva parlato della vicenda e dello "spiraglio di luce" che si è aperto dopo le dichiarazione del carabiniere Francesco Tedesco . "L'incontro è stato fortemente voluto dal ministro Trenta e si svolgerà in sede al ministero", fanno sapere dalla Difesa. Intanto la battaglia di Ilaria e della sua famiglia per l'accertamento della verità su quanto accaduto nell'ottobre del 2009 continua
Ilaria: "Stefano stava bene, in malafede chi dice che fosse malato"
"Le dichiarazioni dell'avvocato Naso, difensore di Roberto Mandolini (il maresciallo dei carabinieri attualmente sotto processo in corte d'assise, ndr), apparse sulquotidiano 'Il Tempo' mi lasciano di sasso. Da un lato, per difendere non si sa chi, ammette tranquillamente il pestaggio sconfessando ed incastrando il suo cliente che è accusato di falso e calunnia proprio per averlo nascosto e, di fatto, attribuito ad altri. Dall'altro, preoccupato non si sa bene per chi, si spinge a dire che mio fratello sarebbe morto di Hiv". Così spiega in una nota Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il geometra di 31 anni arrestato il 16 ottobre del 2009 dai carabinieri per droga e deceduto sei giorni dopo all'ospedale Sandro Pertini. "O non si è studiato il processo o è in malafede - aggiunge Ilaria - perché Stefano non era malato di nulla se non di epilessia che non aveva da tanto tempo. Tantomeno di Hiv. L' avvocato Naso si comporta cosi perché pensa di poter essere al di sopra della legge offendendoci gratuitamente mentre il suo cliente ci chiede i danni. Forse lo è davvero. Stiamo a Roma. Un avvocato normale sarebbe chiamato a risponderne".
Ilaria: "Stefano stava bene, in malafede chi dice che fosse malato"
"Le dichiarazioni dell'avvocato Naso, difensore di Roberto Mandolini (il maresciallo dei carabinieri attualmente sotto processo in corte d'assise, ndr), apparse sulquotidiano 'Il Tempo' mi lasciano di sasso. Da un lato, per difendere non si sa chi, ammette tranquillamente il pestaggio sconfessando ed incastrando il suo cliente che è accusato di falso e calunnia proprio per averlo nascosto e, di fatto, attribuito ad altri. Dall'altro, preoccupato non si sa bene per chi, si spinge a dire che mio fratello sarebbe morto di Hiv". Così spiega in una nota Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il geometra di 31 anni arrestato il 16 ottobre del 2009 dai carabinieri per droga e deceduto sei giorni dopo all'ospedale Sandro Pertini. "O non si è studiato il processo o è in malafede - aggiunge Ilaria - perché Stefano non era malato di nulla se non di epilessia che non aveva da tanto tempo. Tantomeno di Hiv. L' avvocato Naso si comporta cosi perché pensa di poter essere al di sopra della legge offendendoci gratuitamente mentre il suo cliente ci chiede i danni. Forse lo è davvero. Stiamo a Roma. Un avvocato normale sarebbe chiamato a risponderne".