ITALIA
Rifiuti
Lo show di Manlio Cerroni: "Monnezzaro, io faccio solo questo"
Il "Supremo", così veniva chiamato, si trova agli arresti domiciliari dal 9 gennaio, assieme ad altre sei persone, per l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Durante l'interrogatorio di garanzia Cerroni spiega: "Gli amministratori locali? Non posso non conoscerli"

"Solo io. Voglio e vo regnar sol io, solo io'". Così Manlio Cerroni, proprietario della discarica di Malagrotta e finito ai domiciliari per l'inchiesta sui rifiuti, descrive il suo ruolo nel corso dell'interrogatorio di garanzia svoltosi il 15 gennaio davanti al gip Massimo Battistini. Il "Supremo", così veniva soprannominato, si trova agli arresti domiciliari dal 9 gennaio, assieme ad altre sei persone, per l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti.
Nel settore da più di 60 anni
"Monnezzaro, io faccio solo questo", così si descrive Cerroni nell'interrogatorio di garanzia. "Io sono la monnezza e adesso racconterò che cosa è successo perché io sono entrato in questo regno brevissimamente nel settembre del 1946 alla società Satur dove titolare era Enrico Brandizzi, un imprenditore agricolo di Roma con aziende a Frosinone, con aziende ad Aprilia ed eccetera". Comincia così un lungo excursus in cui l'imprenditore spiega come è diventato il "Re della Monnezza", tanto da essere chiamato "Supremo" dai suoi sodali. Cerroni spiega le tecniche adottate nelle sue discariche e sottolinea che quando i rifiuti hanno cominciato a rappresentare un problema "è stata una fila continua di delegazioni che venivano da fuori in modo particolare dal Giappone".
"Ora l'ambiente è tutto, prima era solo monnezza"
"Noi siamo stati fortunati - raccontava Cerroni al Gip - perché monnezzari, abbiamo fatto fatica anche a trovare una moglie. Negli anni cinquanta-sessanta il monnezzaro ma chi se lo prendeva? A Roma quando a uno gli chiedevi: 'Ma tu nella vita che cosa vuoi fare? Lui ti rispondeva io vorrei andare alla banca, alla Fao, perché davano 480 dollari al mese. Poi è cominciata l'ecologia e l'ambiente. Adesso cominciano a dire lavora all'ambiente perché l'ambiente è tutto, allora era solo monnezza".
Il re dei rifiuti
L'imprenditore nel corso dell'atto istruttorio ha descritto il suo rapporto con gli amministratori locali. "Naturalmente parlavano - afferma - mi dicevano ... però quando erano in difficoltà mi venivano a dire 'Annamo a sentì lui, l'oracolo'. Che cosa dici? Che cosa ci facciamo?"
Anche la mitologia greca
Riferendosi alle questioni legate alle discariche nel Lazio, Cerroni afferma: "Io quante volte ho scritto (agli amministratori) ma mi volete sentire insomma non sentite la fonte. Quando Enea se n'è andato da Troia che devi fa? Passa dall'oracolo, cosi te dice di venire a Roma e nasce questa Lavinia eccetera...".
Nel settore da più di 60 anni
"Monnezzaro, io faccio solo questo", così si descrive Cerroni nell'interrogatorio di garanzia. "Io sono la monnezza e adesso racconterò che cosa è successo perché io sono entrato in questo regno brevissimamente nel settembre del 1946 alla società Satur dove titolare era Enrico Brandizzi, un imprenditore agricolo di Roma con aziende a Frosinone, con aziende ad Aprilia ed eccetera". Comincia così un lungo excursus in cui l'imprenditore spiega come è diventato il "Re della Monnezza", tanto da essere chiamato "Supremo" dai suoi sodali. Cerroni spiega le tecniche adottate nelle sue discariche e sottolinea che quando i rifiuti hanno cominciato a rappresentare un problema "è stata una fila continua di delegazioni che venivano da fuori in modo particolare dal Giappone".
"Ora l'ambiente è tutto, prima era solo monnezza"
"Noi siamo stati fortunati - raccontava Cerroni al Gip - perché monnezzari, abbiamo fatto fatica anche a trovare una moglie. Negli anni cinquanta-sessanta il monnezzaro ma chi se lo prendeva? A Roma quando a uno gli chiedevi: 'Ma tu nella vita che cosa vuoi fare? Lui ti rispondeva io vorrei andare alla banca, alla Fao, perché davano 480 dollari al mese. Poi è cominciata l'ecologia e l'ambiente. Adesso cominciano a dire lavora all'ambiente perché l'ambiente è tutto, allora era solo monnezza".
Il re dei rifiuti
L'imprenditore nel corso dell'atto istruttorio ha descritto il suo rapporto con gli amministratori locali. "Naturalmente parlavano - afferma - mi dicevano ... però quando erano in difficoltà mi venivano a dire 'Annamo a sentì lui, l'oracolo'. Che cosa dici? Che cosa ci facciamo?"
Anche la mitologia greca
Riferendosi alle questioni legate alle discariche nel Lazio, Cerroni afferma: "Io quante volte ho scritto (agli amministratori) ma mi volete sentire insomma non sentite la fonte. Quando Enea se n'è andato da Troia che devi fa? Passa dall'oracolo, cosi te dice di venire a Roma e nasce questa Lavinia eccetera...".