ECONOMIA
Confartigianato: -5,2 in un anno
Crollano i prestiti alle imprese
Meno credito e tassi più alti, tra il 2012 e il 2013 le banche hanno erogato 50 miliardi in meno

Tra ottobre 2012 e ottobre 2013 i prestiti alle aziende sono calati del 5,2%, cioè 50,2 miliardi in meno. Lo denuncia Confartigianato spiegando che a minori finanziamenti si accompagna l'aumento dei tassi di interesse. Il presidente Giorgio Merletti si rivolge alle banche chiedendo che si decidano a sostenere la ripresa.
Meno prestiti e tassi in aumento
Al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna dunque l'aumento dei tassi di interesse: a ottobre 2013 - rileva Confartigianato - il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250.000 euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue.
Aziende con meno di 20 dipendenti le più colpite
La diminuzione del credito ha colpito in particolare le imprese con meno di 20 addetti e la situazione peggiore riguarda il Molise, dove, tra settembre 2012 e settembre 2013, lo stock di prestiti alle imprese è calato del 9,2%, seguita dalla Campania (-8,3%) e dalla Sicilia (-8,1%). A livello provinciale, il calo più vistoso dei finanziamenti interessa le piccole imprese di Agrigento (-12,5% tra settembre 2012 e settembre 2013), seguite da quelle di Vibo Valentia (-11%) e da quelle di Campobasso (-10,9%). Anche per quanto riguarda il costo del denaro, il gap Italia-Ue per i tassi d'interesse penalizza in particolare le piccole imprese con meno di 20 addetti.
In Calabria i tassi più alti
A livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria dove le piccole imprese pagano i tassi d'interesse più alti: 10,60%. Seguono la Campania con il 10,14% e l'Umbria con il 10%. Sul versante opposto della classifica, il denaro è meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (6,11%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,89%). La classifica provinciale del costo del denaro vede 'maglia nera' la provincia di Crotone dove i tassi di interesse si attestano all'8,37%. Seguono Vibo Valentia (7,85%) e Catanzaro (7,73%). I tassi più bassi si registrano invece a Bolzano (3,77%), Udine (4,05%) e Cuneo (4,21%). In pratica a Crotone il denaro costa più del doppio rispetto a Bolzano con una differenza di ben 460 punti base).
Confartigianato: il blocco del credito frena lo sviluppo
''La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, - dice quindi Merletti - rimane critica. Un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei 'cattivi pagatori'. Quando le banche decideranno di sostenere la ripresa?''.
Meno prestiti e tassi in aumento
Al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna dunque l'aumento dei tassi di interesse: a ottobre 2013 - rileva Confartigianato - il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250.000 euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue.
Aziende con meno di 20 dipendenti le più colpite
La diminuzione del credito ha colpito in particolare le imprese con meno di 20 addetti e la situazione peggiore riguarda il Molise, dove, tra settembre 2012 e settembre 2013, lo stock di prestiti alle imprese è calato del 9,2%, seguita dalla Campania (-8,3%) e dalla Sicilia (-8,1%). A livello provinciale, il calo più vistoso dei finanziamenti interessa le piccole imprese di Agrigento (-12,5% tra settembre 2012 e settembre 2013), seguite da quelle di Vibo Valentia (-11%) e da quelle di Campobasso (-10,9%). Anche per quanto riguarda il costo del denaro, il gap Italia-Ue per i tassi d'interesse penalizza in particolare le piccole imprese con meno di 20 addetti.
In Calabria i tassi più alti
A livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria dove le piccole imprese pagano i tassi d'interesse più alti: 10,60%. Seguono la Campania con il 10,14% e l'Umbria con il 10%. Sul versante opposto della classifica, il denaro è meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (6,11%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,89%). La classifica provinciale del costo del denaro vede 'maglia nera' la provincia di Crotone dove i tassi di interesse si attestano all'8,37%. Seguono Vibo Valentia (7,85%) e Catanzaro (7,73%). I tassi più bassi si registrano invece a Bolzano (3,77%), Udine (4,05%) e Cuneo (4,21%). In pratica a Crotone il denaro costa più del doppio rispetto a Bolzano con una differenza di ben 460 punti base).
Confartigianato: il blocco del credito frena lo sviluppo
''La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, - dice quindi Merletti - rimane critica. Un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento degli Enti pubblici e dei privati che le costringe a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei 'cattivi pagatori'. Quando le banche decideranno di sostenere la ripresa?''.