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TECH

Per abuso di posizione dominante su shopping online

Il portale Idealo porta Google in Tribunale e chiede mezzo miliardo di danni

Idealo GmbH, piattaforma di proprietà del gruppo Axel Springer, apre un contenzioso con il colosso americano: nonostante la multa dall'Antitrust Ue da 2,4 miliardi di euro, nulla è cambiato, sostengono, sul posizionamento della concorrenza nelle ricerche su shopping

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Il portale di comparazione dei prezzi Idealo ha presentato al Tribunale di Berlino una richiesta di risarcimento danni da mezzo miliardo di euro nei confronti di Google, accusata di abusare della posizione dominante come motore di ricerca, dando visibilità ai risultati del suo comparatore di prezzi a scapito di quelli della concorrenza, anche se migliori. Lo annuncia una nota di Idealo, società tedesca di proprietà di Axel Springer. Idealo opera con i suoi portali nazionali di comparazione dei prezzi in sei Paesi europei, tra cui anche l'Italia.

Non è cambiato niente
Dal 2008, Google ha dato al suo servizio di comparazione prezzi un vantaggio illecito e anti concorrenziale, collocandolo bene in vista in cima ai suoi risultati di ricerca e, contemporaneamente, retrocedendo le offerte concorrenti, sostiene l'azienda tedesca. Tanto che, dopo un'indagine durata alcuni anni, la Commissione europea ha quindi imposto a Google nel 2017 una multa record di 2,42 miliardi di euro e rilevato che i suoi concorrenti possono richiedere un risarcimento danni attraverso le corti nazionali. E secondo Idealo, "l’abuso di Google è continuativo in quanto non sono stati fatti passi sufficienti per assicurare un trattamento equo dei servizi di comparazione di prodotti e prezzi. Google continua a posizionare i propri servizi in cima ai risultati di ricerca e fornisce a se stesso un vantaggio spropositato. Il ricorso alle vie legali da parte di Idealo è quindi un passo logico e la necessaria conseguenza alle conclusioni della Commissione europea nell’ambito degli sforzi di Idealo verso una competizione imparziale ed una trasparenza dei prezzi per i consumatori". 

Le motivazioni della maxi multa Ue
"Le prove dimostrano che il competitor messo maggiormente in risalto compare soltanto a pagina 4 dei risultati", scriveva la Commissione a proposito della sanzione del 2017. "Il problema è che i consumatori cliccano molto più spesso sui prodotti più visibili, e quindi su quelli sponsorizzati da Google. I numeri non lasciano dubbi, spiegano i regolatori europei: i risultati sulla prima pagina guadagnano il 95% di tutti i click, quelli sulla seconda solo l'1%. E la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager aggiungeva: "La strategia usata da Google per i suoi servizi shopping non era solo attrarre gli utenti rendendo i suoi prodotti migliori di quelli dei rivali. Google ha invece abusato della sua posizione dominante sul mercato della ricerca per promuovere il suo servizio di comparazione dello shopping nei suoi risultati, declassando quelli dei suoi concorrenti. Quello che ha fatto è illegale per le regole antitrust". 

Causa legale per anni
Idealo si aspetta che il contenzioso giudiziario possa durare diversi anni tra diversi gradi di giudizio. Il risarcimento danni richiesto nella causa, depositata al Tribunale di Berlino, stimato in circa mezzo miliardo di euro, inclusi gli interessi, potrebbe aumentare nel corso del procedimento – dopo che Google avrà fornito le informazioni ritenute rilevanti. Idealo è un comparatore prezzi che dichiara di avere 145 milioni di offerte di oltre 30.000 negozi online. L’azienda è stata fondata a Berlino nel 2000 e dal 2006 è entrata a far parte del gruppo editoriale Axel Springer SE (editore anche di Bild Zeitung) ed è presente in Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna