Un uomo e una donna videro Luca prima che andasse a casa Foffo
Roma, omicidio Varani: due ore in balia dei killer, si cercano i testimoni

Sono due le persone che hanno incontrato Luca Varani prima che si recasse nell'appartamento di Manuel Foffo al Collatino, dove poi sarebbe stato ucciso dal proprietario di casa e da Marco Prato. Due persone che gli inquirenti vogliono ascoltare per ricostruire le ore che hanno preceduto il massacro.
Si tratta di una donna e di un uomo che hanno incontrato Luca sul treno che da Viterbo arrivava a Roma. Varani viene contattato da Prato alle 7.12 del 4 marzo scorso e, secondo chi indaga, sarebbe rimasto in balia dei suoi aguzzini per circa due ore prima di morire intorno alle 9.30.
Gli inquirenti, intanto, ascolteranno anche le altre persone che hanno frequentato la casa di Foffo nei giorni tra mercoledì e venerdì.
Al festino c'era anche un soldato
Tra le novità delle ultime ore, anche la presenza di un soldato tra gli uomini che avrebbero partecipato al festino a base di droga e alcol nell’appartamento di via Igino Giordani . Con il passare dei giorni si chiarisce il quadro di chi abbia partecipato alla quattro giorni di follia nell’appartamento all’ultimo piano del Collatino dove Luca Varani ha perso la vita per mano di Marco Prato e Manuel Foffo. In quell’attico sarebbero passati sette uomini: la vittima dell’omicidio, Luca Varani, i due killer, uno spacciatore albanese, Giacomo (un romano residente a Milano, già interrogato nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo), «Alex Tiburtina», come era memorizzato il nome del militare sul telefonino di Foffo, e un altro misterioso personaggio.
Sessuologa: dinamiche profonde e perverse
La sessuologa Rosa Maria Spina, intervenendo a Radio Cusano Campus, così commenta il caso. "Credo che la situazione sia molto piu' intricata di quello che appare- ha affermato- Sicuramente l'aspetto dell'omosessualita' ha avuto un suo peso, pero' credo che le dinamiche che si sono scatenate siano molto piu' profonde, sia dal punto di vista sessuologico sia a livello di identita' di genere. Uno dei due killer era vestito da donna e calpestava con scarpe con il tacco alto l'amico. Quindi si e' innescato un meccanismo estremamente perverso, ma anche estremamente incontrollato da parte di entrambi, soprattutto perche' sotto l'effetto di droghe. Di fondo, ci sono probabilmente delle tendenze violente e perverse in entrambi i soggetti che hanno portato a manifestare questo tipo di situazione, pero' queste tendenze sono state accentuate da alcol e droga. Magari, a livello consapevole c'era un rifiuto nei confronti di queste stesse tendenze. Di per se', il fatto di voler sperimentare delle perversioni a livello sessuale non e' anormale, in situazioni in cui si e' entrambi consenzienti. In questo caso, invece, il meccanismo e' estremamente perverso perche' hanno innescato dinamiche che erano completamente fuori dal loro controllo. Ultimamente e' facile trovare giovani della societa' bene in situazioni del genere, perche' la noia e la facilita' ad avere accesso ai soldi portano ad aver voglia di sperimentare un divertimento che scatena quell'adrenalina forte che purtroppo a volte sfocia in situazioni del genere".