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MONDO

Cancellato Gp di F1 di Shanghai

Virus Cina. Oms: nuovi casi in calo nel Paese. I morti sono 1.359, i contagi quasi 60mila

Altri 44 casi di coronavirus sono stati confermati tra i passeggeri a bordo della nave Diamond Princess. S&P taglia di 30 punti base stima Pil globale 2020. GM chiude temporaneamente impianto in Sud Corea. Il Mobile World Congress di Barcellona non si farà 

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Sono scesi a 2.484 i nuovi casi di Covid-19 - come è stata battezzata la malattia causata dal coronavirus identificato a fine 2019 - registrati in Cina in 24 ore, secondo l'ultimo bollettino dell'Organizzazione mondiale della sanità. Fra il 9 e il 10 febbraio i nuovi contagi accertati dall'Oms ammontavano ancora a 3.073, comunque in calo rispetto ai quasi 3.900 di qualche giorno prima. Nel Paese asiatico si registrano, riporta il bollettino dell'Oms, oltre 43 mila casi, di cui 7.333 gravi.  La Commissione sull'epidemia della provincia di Hubei nel briefing di ieri parla di oltre 44.200.

Nel mondo quasi 60mila contagiati, 1.359 morti accertati
Nel mondo il numero di morti accertati da coronavirus ha raggiunto quota 1.359, tutti in Cina tranne uno a Hong Kong e un altro nelle Filippine. I contagiati sono quasi 60mila. Lo segnala l'ultimo bilancio fornito dalle autorità e i media cinesi, oltre alle comunicazioni fornite da altre autorità mondiali, messe in ordine dal South China Morning Post.

 Le autorità sanitarie di Pechino hanno attribuito l'aggravarsi del bilancio alla modifica dei parametri diagnostici. L'ultimo aggiornamento getta ombra sui positivi risultati nel contrastare l'epidemia rivendicati dal presidente Xi Jinping e alimenta le critiche a livello internazionale sulle modalità di conteggio dei casi in Cina.

Altre 40 persone contagiate sulla Diamond Princess
Altri 40 casi di coronavirus sono stati confermati tra i passeggeri a bordo della nave Diamond Princess, in quarantena, attraccata a Yokohama in Giappone. I dati sono stati forniti dal ministro della Salute giapponese. Il numero dei passeggeri della nave infetti sale a 174. La quarantena della Diamond- come comunicato dall'operatore Princess Cruises -  si concluderà il 19 febbraio. 



Westerdam, ok attracco da Cambogia
La nave da crociera americana Westerdam intanto ha ricevuto dalla Cambogia l'ok all'attracco dopo il rifiuto - per i timori di contagio del Coronavirus - di Filippine, Taiwan e Thailandia. A bordo ci sono 1.455 passeggeri e 802 membri dell'equipaggio. 

Spallanzani: condizioni coppia cinese invariate
Migliorano le condizioni dei tre ricoverati allo Spallanzani e  i venti turisti cinesi che avevano avuto contatti con la coppia risultata positiva al Coronavirus saranno dimessi questa mattina. Sono tutti risultati negativi ai test e in buone condizioni generali. 

S&P taglia di 30 punti base stima pil globale 2020
Nuovo taglio sulle proiezioni economiche dell'agenzia di rating S&P per colpa del coronavirus. L'agenzia di rating stima un taglio di 30 punti base alla crescita del Pil globale nel 2020, dopo aver già stimato come conseguenza dell'epidemia una riduzione della crescita del Pil cinese di 70 punti base al 5%.

Wuhan: task force governo Pechino convoca 3 alti funzionari
La 'task force' inviata dal governo di Pechino a Wuhan, la città epicentro dell'epidemia che spaventa il mondo, ha convocato tre alti funzionari amministrativi - il vicesindaco Chen Xiexing e due capi distretto della città, Lin Wenshu e Yu Song- per capire che cosa non abbia funzionato nel fermare i contagi dell'epidemia da nuovo coronavirus Covid-19. I tre dovranno spiegare come mai non siano riusciti a bloccare i contagi sul nascere, spiega l'agenzia ufficiale Xinhua, e i responsabili saranno chiamati a risponderne.

Hubei, nuovi casi ai minimi da 31 gennaio
L'Hubei, provincia epicentro dell'epidemia del nuovo coronavirus, ha registrato ieri 94 morti e 1.068 casi aggiuntivi di infezione: quest'ultimo dato, secondo quanto riferito dalla commissione sanitaria nazionale, è lontano dal picco di oltre 3.000 nuovi casi del 4 febbraio ed è il numero più basso dai 1.347 casi del 31 gennaio. In più, il tasso di guarigione generale è salito adesso al picco del 10,6% dall'1,3% del 27 gennaio.

Petizione intellettuali a governo per libertà di parola
La mancanza di libertà di stampa ha contribuito a rallentare la risposta della Cina all'epidemia di polmonite virale prodotta dal nuovo coronavirus. E' sull'onda della morte del giovane medico Li Wenliang, uno dei clinici che aveva denunciato preventivamente i contagi e che per questo era stato perseguito dalle autorità, che centinaia di cittadini cinesi, in primis accademici e intellettuali, hanno firmato una petizione online con la quale chiedono il rispetto della libertà di parola.

La petizione - secondo quanto ha raccontato il South China Morning Post - è stata inviata al Congresso nazionale del popolo, il "parlamento" cinese, e contiene cinque richieste precise al governo: proteggere il diritto di espressione; mettere la questione all'ordine del giorno del Congresso; rendere il 6 febbraio (giorno della morte di Li) giornata nazionale della libertà di parola; assicurare che nessuno venga punito, minacciato, interrogato, censurato o imprigionato per discorsi, assemblee, lettere o comunicazioni; fornire cure eque alle persone di Wuhan e dello Hubei, epicentro dell'epidemia da nuovo coronavirus

Li, assieme ad altre sette persone, fu fermato e perseguito per aver diffuso la notizia dell'epidemia nel mese di dicembre. L'accusa mossa contro di lui fu quella di aver diffuso "voci" allarmistiche. In seguito c'è stata una riabilitazione per queste otto persone, ma per Li era troppo tardi: venerdì scorso è morto per la stessa epidemia che aveva denunciato. La commozione e la rabbia nel Paese è stata tanta e molti hanno puntato il dito contro le autorità. Pechino ha iniziato a silurare una serie di funzionari locali per la gestione dell'epidemia da coronavirus, che potrebbe però alla lunga avere conseguenze più gravi per il potere cinese, soprattutto se il contagio dovesse continuare ai ritmi accelerati che si vedono ora. 

Cancellato Gp di Formula 1 di Shanghai
Il Gran Premio di Cina di Formula 1 è stato posticipato a causa dell'allerta Coronavirus. La FIA, organo di governo della Formula 1, ha annunciato in una nota di aver posticipato il la tappa di Shanghai del Circus che doveva svolgersi ad aprile a causa dello scoppio dell'epidemia nel paese. Gli organizzatori studieranno potenziali date alternative "se la situazione dovesse migliorare", si legge nella dichiarazione degli organizzatori della F1.  L'ufficialità del rinvio della gara, inizialmente prevista dal 17 al 19 aprile, arriva dopo che la Juss Sports Group aveva avanzato la proposta di posticipare la tappa cinese data l'allerta mondiale causato dal Coronavirus. La richiesta è stata accolta dalla Federazione internazionale "al fine di garantire la salute e la sicurezza degli addetti ai lavori e degli appassionati. Formula 1 e FIA continueranno a lavorare a stretto contatto con le autorità locali per monitorare la situazione e, in caso di condizioni favorevoli, valutare l'ipotesi di trovare date alternative durante il corso dell'anno. Il Gran Premio della Cina è sempre stato una tappa molto importante del calendario della F1, con una partecipazione incredibile da parte dei fan. Non vediamo l'ora di correre in Cina il più presto possibile e auguriamo a tutto il Paese il meglio in questo momento difficile", si legge in una nota.

General Motors chiude temporaneamente impianto in Sud Corea
General Motors, la prima compagnia automobilistica Usa, annuncia la sospensione temporanea di una delle sue due linee di assemblaggio in Corea del Sud, per la mancanza di pezzi di ricambio provenienti dalla Cina. Le misure precauzionali prese da Pechino per contenere la diffusione del coronavirus stanno duramente impattando l'industria automobilistica mondiale. L'impianto chiuso da Gm è quello di Bupyeong, a est di Seul. La fabbrica è in grado di sfornare 400.000 auto l'anno. Gm fa sapere che la sospensione delle attività saranno normalizzate "molto presto". Ieri  oggi gli impianti sono restati chiusi. Anche la rivale Nissan ha annunciato la chiusura della fabbrica di Kyushu dal 14 al 17 febbraio, per la stessa ragione e Hyundai Motor ha sospeso la settimana scorsa l'attività a Ulsan. La produzione è ferma anche nell'impianto Renault di Busan. 

Speranza: "Nessun paese può farcela da solo"
"Ci fidiamo dell'Oms e del governo cinese, che sta facendo tutto quello che è possibile. La collaborazione tra Stati è fondamentale, nessun Paese può farcela da solo. Noi siamo il paese in Europa, ma forse anche nel mondo, che ha tenuto l'atteggiamento più prudenziale. Però nessuno ce la fa da solo, bisogna investire nella fiducia tra le istituzioni, altrimenti non si va lontano. Bisogna avere grande attenzione, e l'Italia sta tenendo la soglia di attenzione più alta, ma no allarmismo". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il ministro poi annuncia "Per quanto riguarda il trasporto marittimo è stata attivata, ed è in fase di progressiva implementazione, una procedura di controllo presso tutti i porti italiani: è stato previsto l'obbligo di richiesta, da parte di tutte le navi, della 'Libera pratica sanitaria'".

A punto dossier per vertici G7 e Ue
È stato messo a punto intanto - dopo che si è riunita questa mattina la task force su Covid-19- il dossier per la teleconferenza dei ministri della Salute G7 in programma per questo pomeriggio e per il vertice dei ministri della Salute Ue convocato a Bruxelles per domani su iniziativa dell'Italia.

Papa: "Preghiera per i nostri fratelli cinesi"
Papa Francesco ha pronunciato "una preghiera per i nostri fratelli cinesi che soffrono questa malattia così  crudele", a conclusione dell'udienza generale: "Che trovino la strada della guarigione il più presto possibile".

Cancellata fiera telefonia di Barcellona
Il Mobile World Congress in programma a fine febbraio a Barcellona, non si farà a causa del coronavirus. Lo ha deciso la Gsma, l'associazione mondiale degli operatori delle telecomunicazioni che organizza l'evento, al termine di una lunga riunione. Il ceo dell'associazione John Hoffman, riferisce Bloomberg, ha spiegato che l'epidemia ha reso "impossibile" fare l'evento.
 
Un caso a Londra
Un altro paziente in Inghilterra è risultato positivo al nuovo coronavirus, portando a nove il numero totale di casi nel Regno Unito", ha dichiarato il Professor Chris Whitty, Chief Medical Officer per l'Inghilterra, citato dalla Cnn. Whitty ha detto che il virus è stato "trasmesso in Cina" e che il paziente è stato portato in un ospedale di Londra.

Il Dalai Lama annulla gli impegni pubblici
Il Dalai Lama ha annullato tutti i suoi impegni pubblici fino a nuovo avviso a causa del "deteriorarsi dell'epidemia di coronavirus". "Sua Santità per ora non assumerà alcun impegno pubblico fino a nuovo avviso a causa del coronavirus", ha dichiarato alla CNN il segretario del Dalai Lama, Tenzing Taklha. In una nota, si spiega che "recentemente è stato fatto un annuncio riguardante la cerimonia di ordinazione dei monaci. Tuttavia, a causa del peggioramento dell'epidemia virale (Coronavirus - 2019 nCoV) che ha avuto origine in Cina, il medico personale di Sua Santità e i consulenti hanno consigliato un rinvio di tutti gli impegni pubblici per il momento, e Sua Santità ha debitamente acconsentito a rinviare ulteriormente il suo programma pubblico. Pertanto la cerimonia di ordinazione dei monaci sarà riprogrammata e l'annuncio sarà fatto poco dopo. Speriamo nella vostra comprensione".

Russia: scappa da quarantena, era risultata negativa
Una cittadina russa è scappata da una clinica di San Pietroburgo dove era stata costretta a una quarantena, di due settimane, pur essendo risultata negativa a tutti i test per il coronavirus. La storia l'ha raccontata lei stessa ai media russi e ora rischia di essere multata dalle autorità sanitarie. Alla Ilyina, casalinga di 32 anni, era rientrata dalla città cinese di Hainan il 30 gennaio e il giorno dopo aveva superato i test nella città russa di Farbar dell'Estremo Oriente, dove era stata dichiarata immune dal contagio. Il 4 febbraio presentava però un mal di gola senza febbre e due giorni dopo è stata portata nella clinica Botkinskaya per accertamenti. E' risultata, anche in questo caso, negativa al coronavirus ma il medico le ha detto che sarebbe stata ricoverata in isolamento comunque per due settimane. "Mi sentivo in gabbia", ha raccontato ai media russi. "Sulla porta era installata una serratura elettromagnetica. Ho smontato la scatola e l'ho messa in corto circuito, la laurea in fisica mi è stata d'aiuto", ha spiegato. "La porta si è aperta e sono uscita".