ITALIA
Ramacca
Sorelle uccise in casa nel Catanese, arrestato un trentenne
Le donne sono state picchiate e accoltellate più volte. A dare l'allarme è stata una terza sorella mentre rincasava

I carabinieri di Catania hanno fermento un uomo di 30 anni con l'accusa di essere l'assassino delle due anziane sorelle uccise a coltellate ieri, mercoledì 13 dicembre, nella loro abitazione di Ramacca.
Le due donne, Filippa e Maria Lucia Mogavero sono state trovate senza vita in una pozza di sangue da una terza sorella al suo rientro nella abitazione.
Secondo una prima ricostruzione, sarebbero state picchiate e accoltellate durante un tentativo di rapina. Entrambe sono state uccise a colpi di coltello inferti in più parti del corpo. I carabinieri ritengono sia un omicidio a scopo di rapina, alla luce del disordine provocato dall'assassino a meno che non si tratti di una simulazione per sviare le indagini. I militari stanno ricostruendo dinamica e tempistica. Le due donne, nubili e casalinghe, vivevano con una terza sorella che al momento del delitto era a scuola. E' stata lei, tornando a casa, a scoprire il delitto.
Il sindaco: una tragedia immane "E' una tragedia immane che ha gettato nello sconforto tutta la nostra comunità. Nessuno di noi ha idea di chi possa avere commesso un fatto così atroce ed efferato", ha detto il sindaco di Ramacca, Pippo Limoli, in merito all'omicidio delle due sorelle. "Siamo una comunià di 10mila persone e ci conosciamo tutti. Il nostro non è un paese che ha violenza nel zona. Le vittime erano due anime pie, due persone perbene, tutte casa e chiesa".
Le due donne, Filippa e Maria Lucia Mogavero sono state trovate senza vita in una pozza di sangue da una terza sorella al suo rientro nella abitazione.
Secondo una prima ricostruzione, sarebbero state picchiate e accoltellate durante un tentativo di rapina. Entrambe sono state uccise a colpi di coltello inferti in più parti del corpo. I carabinieri ritengono sia un omicidio a scopo di rapina, alla luce del disordine provocato dall'assassino a meno che non si tratti di una simulazione per sviare le indagini. I militari stanno ricostruendo dinamica e tempistica. Le due donne, nubili e casalinghe, vivevano con una terza sorella che al momento del delitto era a scuola. E' stata lei, tornando a casa, a scoprire il delitto.
Il sindaco: una tragedia immane "E' una tragedia immane che ha gettato nello sconforto tutta la nostra comunità. Nessuno di noi ha idea di chi possa avere commesso un fatto così atroce ed efferato", ha detto il sindaco di Ramacca, Pippo Limoli, in merito all'omicidio delle due sorelle. "Siamo una comunià di 10mila persone e ci conosciamo tutti. Il nostro non è un paese che ha violenza nel zona. Le vittime erano due anime pie, due persone perbene, tutte casa e chiesa".