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MONDO

Washington

Trump firma dopo l'intesa in Congresso, fine dello shutdown. Ma sul voto i democratici si spaccano

La senatrice democratica Kamala Harris, critica con Schumer, ritiene sia una 'follia' credere alle promesse del leader dei repubblicani in senato Mitch McConnell

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Il Presidente Donald Trump ha firmato la misura approvata dal Congresso per mettere fine allo shutdown, finanziando il governo fino all'8 febbraio. Con la firma la norma entra in vigore mettendo fine alla paralisi del governo che puo' 'ufficialmente' riaprire.

Si spaccano i democratici
L'accordo spacca i democratici, con il leader della minoranza in senato Chuck Schumer sommerso dalle critiche per un'intesa che non offre alcuna garanzia su una nuova legge sull'immigrazione. Per i democratici si tratta di una spaccatura importante che alimenta il malessere all'interno del partito, gia' emerso durante le elezioni del 2016 con l'avanzata dell'area liberal che sosteneva Bernie Sanders. La senatrice democratica Kamala Harris, critica con Schumer, ritiene sia una 'follia' credere alle promesse del leader dei repubblicani in senato Mitch McConnell.



 L'intesa
Democratici e Repubblicani al Senato hanno infatti trovato un accordo bipartisan in modo da avere i numeri per far approvare un provvedimento di spesa temporaneo e revocare lo stop alle attività federali non essenziali, scattato venerdì scorso. 

Democratici Usa: accordo in cambio di legge per giovani immigrati
I democratici statunitensi hanno votato sì in cambio di una legge per proteggere i giovani immigrati arrivati illegalmente da bambini. Il leader della minoranza democratica, Charles Schumer, in Aula, ha detto: "Oggi votiamo per riaprire il governo" e ha parlato di una "intesa" finalizzata a "proseguire il negoziato in vista di un accordo globale" sui temi in discussione.

Il nodo immigrazione
L'accordo raggiunto fra Democratici e Repubblicani che ha dato il via alla votazione in Senato Usa per 'riaprire' il governo chiama i senatori ad esprimersi su un provvedimento di spesa temporaneo che consente il ripristino dell'amministrazione federale fino al prossimo 8 febbraio con il contestuale impegno da parte del leader della maggioranza repubblicana al senato, Mitch McConnell, di indire una votazione sul nodo dell'immigrazione prima di quella data.