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MONDO

La conferma del Ministero della Pubblica sicurezza

Cina. A provocare la strage all'asilo è stata una bomba che ha ucciso lo stesso attentatore

Dal corrispondente Rai da Pechino, Claudio Pagliara intanto arriva in esclusiva la notizia che nella scuola è stato avviato un programma israeliano grazie alla cooperazione tra Cina e Israele

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Si pensava ad una bombola del gas di un vicino ristorante. Invece a provocare l'esplosione davanti a un asilo cinese - nella provincia orientale di Jiangsu - in cui hanno perso la vita 8 persone e 65 sono rimaste ferite, sarebbe stato un ordigno artigianale. 

A piazzarlo - secondo quanto riferisce la tv cinese - è stato un 22enne, morto nella deflagrazione, con problemi mentali. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo nei giorni scorsi ha affittato una stanza nei pressi della scuola. Sui muri sono state trovate delle scritte. Si tratta di frasi sconnesse e parole come "muori" e "distruggi". Sempre nella camera la polizia ha rinvenuto materiale per la fabbricazione di esplosivi.

Molti dei feriti si trovano ancora in ospedale. I sanitari parlano di almeno sette persone in condizioni critiche, ricoverate in terapia intensiva. Tra questi anche bambini.



Un particolare interessante che potrebbe dare una svolta alle indagini arriva dal corrispondente Rai a Pechino Claudio Pagliara che in anteprima a Rainews rivela che nell'asilo era stato avviato un programma israeliano per insegnare ai bambini a pensare come quelli ebrei, autonomamente. Attraverso alcuni siti - spiega Pagliara - è arrivata la conferma che questa struttura è nata grazie alla cooperazione tra Cina e Israele.