POLITICA
"Compito tosto. Ma siamo Italia, ce la faremo. Impegno: rimanere noi stessi"
Il battesimo del governo Renzi, il più giovane della storia: ''Ora la ricreazione è finita''
Il governo ''più giovane della Repubblica'' ha giurato e tenuto il suo primo consiglio dei Ministri. Il premier Matteo Renzi assicura: ''Ora subito al lavoro''. Il gelo con Enrico Letta alla cerimonia per il passaggio di consegne. I neo ministri prendono i primi impegni: ''riportare in Italia i marò, subito il piano casa per i giovani''. Un nuovo stile ''più colorato e fresco'' nei Palazzi del potere. Agnese Landini Renzi si presenta

Il giuramento, il primo Consiglio dei ministri, ma ancor prima un tweet, come ormai è nel suo stile. Il neo premier Matteo Renzi già stamane salutava così la prima giornata da premier in carica: ''Siamo l'Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici''.
Poi al Colle, gli sguardi di intesa col capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il giuramento nelle sue mani. La foto di gruppo con gli otto ministri donna: l'orgoglio per aver imposto la parità di genere nel consiglio dei ministri. L'orgoglio di avere una squadra addirittura più giovane del Parlamento, con un'età media di 46 anni. La più giovane è Maria Elena Boschi, responsabile delle Riforme, che ha da poco compiuto 33 anni. Il più anziano, Pier Carlo Padoan, titolare dell'Economia, classe 1949. L'unico che non ha ancora giurato, perché di ritorno da Sydney. L'attenzione dei cronisti per il ''colore'': le ''mise'' e lo stile scelto dai ministri. Spicca il rosa di Federica Mogherini, giovanissima titolare degli Esteri. E, ancora, i primi gesti di intesa tra Matteo Renzi e Angelino Alfano, il suo ''partner'' più importante. La moglie del premier, Agnese Landini, nel cortile d'onore tiene per mano i loro bambini, vestiti di verde, bianco e rosso, in omaggio alla bandiera. Per la signora Renzi, un'"allure'" sobria e composta.
La cerimonia della Campanella, il gelo con Letta, il primo consiglio dei Ministri
Rapidissimo e gelido il passaggio di consegne con l'ex premier Enrico Letta. Quest'ultimo non guarda mai negli occhi Matteo Renzi e sceglie anch'egli Twitter per "ringraziare tutti" quelli che lo hanno sostenuto, e in particolare Napolitano, e annunciare: ''Ora uno stacco via da Roma''.
E la scena è già tutta del neo premier. Renzi presiede il suo primo consiglio dei Ministri - suonando la campanella appena cedutagli da Letta. Graziano Delrio viene nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo delicato, che richiede molta diplomazia. Ai ministri senza portafoglio vengono assegnate le deleghe. Dopo un'ora, il primo consiglio dei ministri - quello di rito - è già terminato, tanto che, scherzando, il premier dice: ''Ora la ricreazione è finita''. Per i fuochi d'artificio promessi, però, bisognerà attendere le prossime riunioni, dopo il passaggio parlamentare - da lunedì - per la fiducia. E sul voto di fiducia pesa ancora l'incognita Pippo Civati. L'ex candidato alla segreteria democratica potrebbe negare l'appoggio a Renzi e lasciare il partito. Il governo avrebbe comunque i numeri per ottenere il via libera sia alla Camera sia al Senato.
I primi impegni dei ministri: ''Marò a casa, piano casa, edilizia scolastica, rivoluzione nella burocrazia''
Il neo ministro della difesa Roberta Pinotti lo ha detto già ieri ''il mio primo pensiero è per i fucilieri in India'', Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in attesa di giudizio ormai da due anni. Per Stefania Giannini, neo ministro dell'Istruzione, la priorità è ''l'edilizia scolastica, un'emergenza non più rinviabile''. ''Il piano casa per i giovani'' è il primo impegno di Maurizio Lupi, confermato al dicastero delle Infrastrutture. Marianna Madia - titolare della Semplificazione amministrativa - promette "mobilità nella pubblica amministrazione e valorizzazione del merito". A suggellare gli impegni, la rassicurazione del sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio: ''è stata una giornata intensa, ma siamo già al lavoro''. Del resto, il premier lo ha appena detto: ''La ricreazione è finita''.
Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. Ma siamo l'Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 22 Febbraio 2014
Poi al Colle, gli sguardi di intesa col capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il giuramento nelle sue mani. La foto di gruppo con gli otto ministri donna: l'orgoglio per aver imposto la parità di genere nel consiglio dei ministri. L'orgoglio di avere una squadra addirittura più giovane del Parlamento, con un'età media di 46 anni. La più giovane è Maria Elena Boschi, responsabile delle Riforme, che ha da poco compiuto 33 anni. Il più anziano, Pier Carlo Padoan, titolare dell'Economia, classe 1949. L'unico che non ha ancora giurato, perché di ritorno da Sydney. L'attenzione dei cronisti per il ''colore'': le ''mise'' e lo stile scelto dai ministri. Spicca il rosa di Federica Mogherini, giovanissima titolare degli Esteri. E, ancora, i primi gesti di intesa tra Matteo Renzi e Angelino Alfano, il suo ''partner'' più importante. La moglie del premier, Agnese Landini, nel cortile d'onore tiene per mano i loro bambini, vestiti di verde, bianco e rosso, in omaggio alla bandiera. Per la signora Renzi, un'"allure'" sobria e composta.
La cerimonia della Campanella, il gelo con Letta, il primo consiglio dei Ministri
Rapidissimo e gelido il passaggio di consegne con l'ex premier Enrico Letta. Quest'ultimo non guarda mai negli occhi Matteo Renzi e sceglie anch'egli Twitter per "ringraziare tutti" quelli che lo hanno sostenuto, e in particolare Napolitano, e annunciare: ''Ora uno stacco via da Roma''.
Lascio#Chigi.Grazie Napolitano e tutti quelli che mi hanno sostentuto! Ora uno stacco via da Roma per prendere le migliori decisioni.#Futuro
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 22 Febbraio 2014
E la scena è già tutta del neo premier. Renzi presiede il suo primo consiglio dei Ministri - suonando la campanella appena cedutagli da Letta. Graziano Delrio viene nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo delicato, che richiede molta diplomazia. Ai ministri senza portafoglio vengono assegnate le deleghe. Dopo un'ora, il primo consiglio dei ministri - quello di rito - è già terminato, tanto che, scherzando, il premier dice: ''Ora la ricreazione è finita''. Per i fuochi d'artificio promessi, però, bisognerà attendere le prossime riunioni, dopo il passaggio parlamentare - da lunedì - per la fiducia. E sul voto di fiducia pesa ancora l'incognita Pippo Civati. L'ex candidato alla segreteria democratica potrebbe negare l'appoggio a Renzi e lasciare il partito. Il governo avrebbe comunque i numeri per ottenere il via libera sia alla Camera sia al Senato.
I primi impegni dei ministri: ''Marò a casa, piano casa, edilizia scolastica, rivoluzione nella burocrazia''
Il neo ministro della difesa Roberta Pinotti lo ha detto già ieri ''il mio primo pensiero è per i fucilieri in India'', Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in attesa di giudizio ormai da due anni. Per Stefania Giannini, neo ministro dell'Istruzione, la priorità è ''l'edilizia scolastica, un'emergenza non più rinviabile''. ''Il piano casa per i giovani'' è il primo impegno di Maurizio Lupi, confermato al dicastero delle Infrastrutture. Marianna Madia - titolare della Semplificazione amministrativa - promette "mobilità nella pubblica amministrazione e valorizzazione del merito". A suggellare gli impegni, la rassicurazione del sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio: ''è stata una giornata intensa, ma siamo già al lavoro''. Del resto, il premier lo ha appena detto: ''La ricreazione è finita''.