MONDO
La visita in Italia
Il Presidente tunisino Kais Saied in visita in Italia, prima da Mattarella poi da Draghi

Il presidente della Repubblica tunisina Kais Saied, oggi e domani è in visita ufficiale in Italia dopo l'invito del presidente italiano Sergio Mattarella. Il presidente della Tunisia ha incontrato in mattinata il Presidente della Repubblica e nel pomeriggio il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi a Palazzo Chigi.
Questa visita, si legge in un comunicato, rappresenta un'occasione rinnovata per continuare la ricerca dei meccanismi di collaborazione e partnership tra Tunisia e Italia in diverse aree, e consolidare le relazioni di consultazione e coordinamento esistenti tra i due paesi amici, approfondire la discussione e condividere opinioni su diversi dossier regionali e internazionali di interesse comune.
Nel corso del colloquio al Quirinale il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tunisino Kais Saied hanno affrontato il dossier immigrazione e, a quanto si apprende, hanno convenuto che si tratta di un fenomeno epocale, che non si può risolvere solo con le politiche di sicurezza, peraltro necessarie per battere l'odioso fenomeno del traffico di uomini. Serve - è stato rilevato nell'incontro - creare condizioni di sviluppo in Africa per evitare che le persone debbano emigrare per cercare lavoro o sfuggire alla fame.
Tra i temi sul tavolo del bilaterale, a quanto si apprende, anche il dossier Libia. Il presidente tunisino, in particolare, ha tenuto a rimarcare che la situazione in quel paese si stabilizzerà solo quando mercenari e truppe straniere lasceranno il territorio, consegnando la Libia ai libici. Mattarella ha definito la pacificazione della Libia una priorità della politica estera italiana a sostegno del processo di stabilizzazione delle Nazioni Unite.
Questa visita, si legge in un comunicato, rappresenta un'occasione rinnovata per continuare la ricerca dei meccanismi di collaborazione e partnership tra Tunisia e Italia in diverse aree, e consolidare le relazioni di consultazione e coordinamento esistenti tra i due paesi amici, approfondire la discussione e condividere opinioni su diversi dossier regionali e internazionali di interesse comune.
Nel corso del colloquio al Quirinale il presidente Sergio Mattarella e il suo omologo tunisino Kais Saied hanno affrontato il dossier immigrazione e, a quanto si apprende, hanno convenuto che si tratta di un fenomeno epocale, che non si può risolvere solo con le politiche di sicurezza, peraltro necessarie per battere l'odioso fenomeno del traffico di uomini. Serve - è stato rilevato nell'incontro - creare condizioni di sviluppo in Africa per evitare che le persone debbano emigrare per cercare lavoro o sfuggire alla fame.
Tra i temi sul tavolo del bilaterale, a quanto si apprende, anche il dossier Libia. Il presidente tunisino, in particolare, ha tenuto a rimarcare che la situazione in quel paese si stabilizzerà solo quando mercenari e truppe straniere lasceranno il territorio, consegnando la Libia ai libici. Mattarella ha definito la pacificazione della Libia una priorità della politica estera italiana a sostegno del processo di stabilizzazione delle Nazioni Unite.