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POLITICA

Cei: basta alimentare polemiche

Aggressione a Daisy Osakue. Di Maio: imbecilli e criminali, presto in galera

Il vicepremier sottolinea che comunque episodi di razzismo si sono verificati già in passato, ma non è colpa del governo. Presidio oggi alle 18 a Roma del Pd per "dire basta a ogni intolleranza". Grillo: i media portano l'Italia verso baratro. Avvenire: clima xenofobo, Salvini pesi le parole

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"Che ci siano delle azioni contro persone di colore questo è un dato di fatto ma non è un fatto di quest'anno. Finalmente ora, e dico finalmente, queste aggressioni fanno notizia. Ben venga. È in atto il meccanismo di notiziabilità. Ma se si utilizzano questi casi per dire che il governo sta fomentando il razzismo io respingo al mittente le accuse". Così Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio dei Ministri, ministro dello Sviluppo Economico e del lavoro ai microfoni di Nicole Ramadori a Radio anch'io (Rai Radio 1), a proposito degli episodi di aggressioni con motivazioni razziste delle ultime settimane, ultimo quello contro l'atleta Daisy Osakue. "I dati parlano chiaro. Questi episodi - sostiene Di Maio - si verificavano anche negli anni precedenti. Più se ne parla e più la società si interroga su quanto siano degli imbecilli e dei criminali quelli che fanno queste cose. Spero che li mettano in galera il prima possibile".

Le indagini dei Carabinieri intanto proseguono a ritmo serrato per ricostruire l'accaduto. Al momento, l'unica conferma, è che la "banda dell'uovo", come è stata ribattezzata dalla stampa, ha colpito già nei giorni scorsi. Nel mirino un pensionato e altre donne.

Pd organizza sit in a Roma: basta razzismo
Non si placano intanto le polemiche - a livello politico - per quanto accaduto alla giovane atleta. Le opposizioni accusano di questa deriva razzista il neo esecutivo, in particolare il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Dodici aggressioni razziste in 50 giorni. Ma per Di Maio, che difende Salvini, complice col silenzio, 'non c'è nessuna emergenza razzismo' attacca il governatore della Toscana, Enrico Rossi. Nel pomeriggio il Pd organizza a Roma dalle ore 18, in piazza San Silvestro, un sit-in  "per dire basta a ogni intolleranza".

Pd: governo riferisca in Parlamento
"Il ministro dell’interno Salvini non può continuare a minimizzare, o a dare responsabilità immaginarie alla sinistra. Il Parlamento ha bisogno di sapere subito che cosa intenda fare il Governo, aspettiamo che un ministro si degni a venire in Aula a riferire», ha affermato il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci. All’attacco anche l’ex segretario Matteo Renzi che su twitter scrive: "Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una EMERGENZA. Ormai è un’evidenza, che NESSUNO può negare, specie se siede al Governo".

Grillo: i media portano l'Italia verso il baratro
Sul caso interviene anche il fondatore del M5s, Beppe Grillo:  "L'indignazione di un uovo in faccia, c'è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente, l'unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di merda oppure il caso - scrive su Facebook - Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d'ora". 

Daisy: l'Italia non è un paese razzista
 "Questo comportamento appartiene a una minoranza. Che va punita, perchè non ci siano più discriminazioni nè verso me, nè verso nessun altro. L'Italia non è un Paese razzista". Così l'atleta Daisy Osakue in un'intervista a Il Corriere della sera all'indomani dell'aggressione a Moncalieri. D'accordo con Salvini? "So che il ministro mi ha inviato auguri di pronta guarigione e lo ringrazio. In passato ho ricevuto qualche insulto. Ora nel nostro Paese vedo una tensione che unita a pregiudizi e frustrazioni in alcuni casi porta a gesti estremi".

"Se il 9 agli Europei migliorerò il mio record potrei perfino perdonare gli aggressori". Daisy ha comunque ribadito la sua ipotesi che l'aggressione è stata un caso di razzismo: "Mi hanno colpita - ha continuato la ragazza - perchè di colore La situazione è al limite ma non è questa l'Italia". "Ero sola, in una stradina buia: ho creduto che mi avessero buttato addosso dell'acido", confida Daisy. Il premier Conte l'ha chiamata. "E stato gentilissimo a trovare il tempo per farlo dagli Stati Uniti. Era dispiaciuto per quanto è successo e mi ha fatto il suo in bocca al lupo per le gare". Riuscirà a riprendersi per gli Europei di Berlino? "Dovrò saltare due giorni di allenamenti, ma giovedì 9 agosto sarò in campo. Voglio esserci a tutti i costi". 

Bassetti: basta alimentare paure
"Gli episodi di violenza di queste settimane, che hanno di mira lo straniero in quanto tale, non possono essere in alcun modo giustificati né consentono alcuna sottovalutazione. Il razzismo è malattia endemica, riemerge come un virus mai sufficientemente domato: si scaglia contro immigrati, rom, ebrei... A ben vedere è il modo più sbagliato con cui curare la paura e l'ansia con cui facciamo i conti un po' tutti". Lo dice il cardinale Gualtiero Bassetti, 76 anni, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, a 'la Repubblica', poche ore dopo la notizia dell'aggressione subita dall'atleta azzurra di origini nigeriane, Daisy Osakue. "Sullo straniero - aggiunge - si scarica l'insoddisfazione per problemi che hanno altra natura e che facciamo fatica ad affrontare. Per questo, se non stiamo attenti, tutti rischiamo di diventare razzisti".

Avvenire: clima xenofobo
E oggi il quotidiano dei vescovi, attacca pesantemente il ministro Salvini, invitandolo a "pesare le parole" e parla di "clima xenofobo". "Negare l'evidenza - scrive il direttore Marco Tarquinio - non fa altro che ingigantire il mostro". 

Atti indagine a Procura,si valuta ipotesi reato
I Carabinieri del Comando provinciale di Torino che indagano sulla aggressione a Daisy Osakue, hanno trasmesso gli atti relativi ai primi accertamenti alla Procura. A coordinare l'inchiesta  il pm Patrizia Caputo, che incontrerà gli investigatori dell'Arma per valutare le ipotesi di reato. Non sono infatti stati ancora chiariti del tutto i motivi dell'aggressione, anche se per i Carabinieri sembra al momento da escludere il movente razzista. Nei giorni precedenti all'aggressione alla giovane lanciatrice del disco da Moncalieri sono arrivate altre segnalazioni di episodi analoghi. Ma la giovane atleta non ha dubbi: "Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore", ha detto ieri.   Le indagini volte a identificare gli autori del lancio dell'uovo che ha colpito Daisy Osakue, ferendola ad un occhio, proseguono nel massimo riserbo.