Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-a4972317-d8f1-4b77-9fa8-4df6645bbee0.html | rainews/live/ | true
MONDO

Intervengono anche unità italiane

Collisione tra due navi in Corsica, allarme inquinamento

Motonave colpisce portacontainer, il carburante finisce in mare: una chiazza di 10 kmq

Condividi
Allarme inquinamento in mare al largo della Corsica a causa della collisione tra due navi avvenuta stamani intorno alle 7 a circa 14 miglia da Capo Corso. 

Dalle informazioni diramate dagli equipaggi delle due navi non risultano feriti, ma la fuoriuscita di carburante in seguito alla collisione ha prodotto una chiazza che si è estesa in mare per circa 10 chilometri quadrati. Secondo la Guardia Costiera italiana, la nave portacontainer Cls Virginia, battente bandiera cipriota, avrebbe perso in seguito all'urto con la nave Ro-ro 'Ulysse' (battente bandiera tunisina) circa 600 metri cubi di 'fuel oil'. Le autorità francesi hanno lanciato l'allarme, che ha coinvolto anche l'Italia. 

Nello specchio di mare si sono recate diverse unità dei due Paesi, tra cui mezzi specializzati nelle operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti e nella bonifica delle acque. 

Dai primi accertamenti sembra che la Cls Virginia fosse ferma all'ancora al momento della collisione, quando la Ulisse, per motivi che devono essere chiariti, non ha visto il cargo è lo ha colpito su una fiancata. 

La centrale operativa della Guardia Costiera italiana, su direttiva del ministro dell'Ambiente italiano, ha disposto l'invio nella zona di diverse unità navali e anche di un velivolo Atr42 per l'attività di monitoraggio. Tra i mezzi di soccorso andati sul luogo dell'incidente ci sono anche tre unità navali d'altura della società Castalia adibiti al contenimento dello sversamento: la Nos Taurus partita da Livorno, la Bonassola da Genova e la Koral da Olbia. 

La capitaneria di porto di Livorno ha confermato che l' intervento riguarda lo sversamento di carburante e ha annunciato che nella zona della collisione si sono dirette anche tre motovedette d'altura della guardia costiera, di cui una da Livorno, Nave Ingianni CP 409, che fa base nel porto toscano. Le operazioni, da quanto si apprende, riguardano la posa di panne di contenimento per limitare lo spostamento degli idrocarburi e la bonifica delle acque.