L'allarme
Terrorismo, rafforzata la sicurezza a Roma dopo segnalazione dell'Ambasciata a Tunisi
Successivamente è arrivata una precisazione da fonti di polizia: il rafforzamento delle misure di sicurezza e antiterrorismo a Roma è legato al periodo di celebrazioni pasquali. Ma è caccia, a Roma e in altre città italiane, al 41enne tunisino Atef Mathlouthi

Rafforzate le misure di sicurezza e antiterrorismo a Roma. Secondo quanto si è appreso in un primo momento, nei giorni scorsi sarebbe stata ricevuta dalla direzione centrale della Polizia di prevenzione del ministero dell'Interno una segnalazione da parte dell'ambasciata italiana a Tunisi: là era stata recapitata una lettera anonima in cui si parlava di una possibile minaccia terroristica in Italia, in particolare nel centro di Roma, a opera di un cittadino tunisino ritenuto appartenente al Daesh. L'uomo, con precedenti per droga, dovrebbe risiedere in Tunisia e potrebbe pianificare attentati nel centro di Roma. In seguito alla segnalazione, anticipata dal sito di Tgcom24, sono state ulteriormente rafforzate le misure di sicurezza nella Capitale, già elevate per l'allarme terrorismo internazionale.
Successivamente è arrivata una precisazione da fonti di polizia: il rafforzamento delle misure di sicurezza e antiterrorismo a Roma è legato al periodo di celebrazioni pasquali che, per l'aspetto religioso, possono essere di maggiore attrazione per potenziali attentatori. Le stesse fonti hanno sottolineato che non c'è un pericolo specifico legato a questa lettera anonima che ha fatto scattare accertamenti come sempre avviene dopo le tante segnalazioni di questo tipo, ma senza che vi sia alcuna valutazione seria rispetto alla fonte che l'ha diramata.
Le misure di sicurezza sono peraltro già rafforzate per la Domenica delle Palme e la Settimana Santa, con particolare attenzione per la Via Crucis che Papa Francesco celebrerà venerdì al Colosseo.
Secondo TgCom, dopo la segnalazione sono stati allertati i comandi dei carabinieri di Roma e i servizi esterni sul territorio, perché adottino tutte le misure volte agarantire la sicurezza dei cittadini ed intervengano, rispettando scrupolosamente le procedure operative, nel caso venga rintracciata la persona.
A caccia di Atef Mathlouthi
Da ieri i carabinieri sono sulle tracce di Atef Mathlouthi, ha 41 anni ed è stato più volte arrestato dalla polizia a Palermo per spaccio di droga. I militari dell'Arma lo cercano a Roma ma anche in altre città italiane. Sulle ricerche c'è il più stretto riserbo, ma sono stati avviati una serie di accertamenti per rintracciare il tunisino che avrebbe manifestato l'intenzione di compiere una serie di attentati nel centro della Capitale, prendendo di mira bar, siti turistici, centri commerciali e metropolitana.
Dopo l'allerta, è scattato immediatamente il dispositivo di sicurezza con il coinvolgimento anche delle altre forze dell'ordine impegnate nella prevenzione antiterrorismo. La foto segnaletica del 41enne tunisino, sospettato di essere un islamista radicale, è stata diramata a tutti gli uffici investigativi e anche alle pattuglie sul territorio. Non è ancora chiaro se lo spacciatore si sia effettivamente radicalizzato, chi siano i suoi contatti nel mondo jihadista e se frequenti luoghi di culto islamico a Roma o in altre città. Le forze dell'ordine stanno cercando di capire se sia davvero pericoloso.
Segnalazioni come queste, fanno sapere i carabinieri, sono abbastanza frequenti e negli ultimi mesi sono stati svolti molti accertamenti su persone ritenute più o meno sospette. In caso si rivelino fondate, poi, scatta il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale (solo negli ultimi tre anni ne sono stati emessi 262). L'allerta, in ogni caso, resta elevata. Negli ultimi giorni poi sempre a Roma è scattata la caccia a tre tir rubati in un deposito per il timore che possano essere utilizzati in attentati. Tempo fa era successo con due taxi e prima ancora con auto di aziende private.