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POLITICA

Pronto il nuovo governo

Renzi sale al Quirinale

Il Premier incaricato va da Napolitano per sciogliere la riserva sul nuovo Governo e presentare la lista dei ministri. Secondo fonti Ocse, Pier Carlo Padoan sarà il prossimo designato all''Economia. Mauro resterebbe alla Difesa. Franceschini forse alla Giustizia e Alfano agli Interni
 

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Matteo Renzi e Giorgio Napolitano
Roma
Matteo Renzi sale Quirinale con la lista dei ministri. In anticipo quindi di un giorno rispetto ai tempi annunciati. Nelle ultime ore il premier incaricato ha lavorato all'elenco nella sede del Pd assieme ai suoi più stretti collaboratori: Lorenzo Guerini, Luca Lotti, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Dario Franceschini. 
Confermata la presenza di Angelino Alfano nel nuovo esecutivo, forse designato per gli Interni. E Ncd avrebbe confermato i suoi tre ministri.

Governo snello e "rosa"
Nello schema che Matteo Renzi dovrebbe presentare al Quirinale ci sarebbero sedici ministri, tra cui la metà donne. Non si esclude, però, che nelle trattative dell'ultima ora il numero possa arrivare anche a diciotto, numero oltre il quale il premier incaricato non vuole andare.

Padoan all'Economia
Secondo fonti Ocse Pier Carlo Padoan, ripartito dal G20 di Sidney, alla volta di Roma, sarà il prossimo ministro dell'Economia. 

Alfano: "Si può fare una buona squadra"
"Il mio unico obiettivo, insieme a Ncd, è fare un lavoro utile per l'Italia. Sono abbastanza
soddisfatto. Ci sono le condizioni per fare una buona squadra", ha detto Alfano lasciando il congresso Udc. I giornalisti gli hanno chiesto se manterrà entrambe le cariche anche nel governo Renzi: "Non si è posto questo problema. Non le ho mai chieste entrambe". 
Nella notte si era tenuto un vertice proprio tra il premier incaricato e il leader Ncd per sbrogliare la matassa della squadra di governo. Erano presenti anche Graziano Delrio, Dario Franceschini e Maurizio Lupi. Un confronto che sarebbe stato "positivo" secondo le indiscrezioni.
 
Franceschini verso la Giustizia
Dalle indiscrezioni, parrebbe che Franceschini sia il prescelto per il dicastero della Giustizia. Renzi non aveva partecipato al vertice di maggioranza che aveva confermato le distanze tra le varie forze politiche disposte a sostenere il suo governo, e in particolare le condizioni poste dall'Ncd di Alfano, ma in seguito aveva assicurato: "Poche ore e chiudiamo". 

Le trattative dei cespugli
Intanto i gruppi più piccoli, i cosiddetti "cespugli", che compongono la variegata coalizione a nove che sostiene l'esecutivo Renzi provano a cercare margini di trattativa. E così i Popolari per l'Italia al Senato minacciano che il loro voto di fiducia "non è scontato". Il senatore Tito Di Maggio ha spiegato: "L'unica certezza è che al momento, al Senato, Renzi non ha la maggioranza. Stamattina abbiamo avuto un nostro incontro per ragionare su quanto successo alla riunione di maggioranza di ieri e ci siamo resi conto che la nostra disponibilità non è così scontata".