CULTURA
La polemica
Piccolo Cinema America, si dimette Gemma Guerrini
"Le mie affermazioni sono state stravolte", dice la ormai ex vicepresidente della Commissione Cultura del Campidoglio

La vicenda del Piccolo Cinema America costa il posto alla vicepresidente della Commissione Cultura del Campidoglio. "Aderendo alla richiesta della Sindaca Raggi, lascio la vicepresidenza della Commissione Cultura. Lo faccio con il rispetto che ho sempre avuto nei suoi confronti, convinta che agisca in base a motivazioni assai ragionate e competenti", scrive la consigliera del M5S sulla sua pagina Facebook, rispondendo alla sollecitazione ricevuta dalla sindaca di Roma Virginia Raggi.
"Ribadisco la volontà di continuare a supportare le politiche culturali che radicano e diffondono il senso di cittadinanza, con la promozione della sperimentazione artistica e con la diffusione della conoscenza del nostro grande patrimonio culturale, del presente e del passato, di cui il cinema, come settima arte, è parte integrante", spiega Guerrini. "E considero lo stravolgimento fatto delle mie affermazioni e l'attribuzione di concetti che non mi sono mai appartenuti come parte di quella propaganda che è funzionale alla visione che definisce "cultura" il passatempo e lo svago - sottolinea l'ex vicepresidente - e che tende a far fruire in modo consumistico l'opera d'arte".
Raggi a registi e attori: saniamo lo strappo
"Cari registi, cineasti, attrici, attori, artisti il cinema a noi piace. Lo difendiamo e lo difenderemo". Così la sindaca di Roma Virginia in una lettera ai sottoscrittori dell'appello del Piccolo Cinema America, registi, attori e cineasti, che invita ad un incontro il 15 marzo. "Non abbiamo nulla contro l'Associazione del Piccolo Cinema America. Ci siamo limitati a dire che l'assegnazione del diritto ad utilizzare la piazza per un periodo prolungato deve avvenire attraverso un bando. Nessuna censura", scrive Raggi.
"Sono certa che su un punto siamo d'accordo: tutti devono avere il diritto di provarci e di partecipare ad un bando", continua la sindaca. Che aggiunge: "Con le dimissioni di Gemma Guerrini dalla vicepresidenza della commissione Cultura diamo nuovamente testimonianza di quanto forte sia tra di noi la consapevolezza dell'enorme contributo dato dal cinema italiano alla cultura mondiale". Spero che le mie parole vi raggiungano ma sono consapevole di uno strappo che resta, che riteniamo ingiusto e che desidero sanare. Di tutto ciò vorrei parlare con voi, insieme al mio assessore alla Crescita Culturale e alla mia maggioranza. Vi invito perciò ad incontrarci il 15 marzo".
Piccolo Cinema America: dimissioni Guerrini un contentino
"Equivale ad un contentino in ritardo di sei giorni e risulta del tutto stonata e fuori luogo la richiesta di Virginia Raggi di passo indietro alla consigliera Gemma Guerrini dal suo ruolo di vicepresidente della Commissione Cultura. La Guerrini ha avuto 'semplicemente' il coraggio di esplicitare il suo pensiero, qui il problema è chi in questi mesi, consapevolmente, le ha dato seguito e concretezza 'semplicemente' per imporsi sulla città, ovvero il Vice Sindaco Luca Bergamo. La sindaca, anziché nascondersi dietro la Guerrini dovrebbe assumersi le sue responsabilità per aver difeso e sostenuto, a sua volta, il vice sindaco Bergamo nell'inserimento di Piazza San Cosimato nel bando dell'Estate Romana, motivando la scelta, esclusivamente politica, con mistificazioni normative e dichiarazioni non veritiere sull'esistenza di "numerose denunce oltre le firme" nei confronti del Piccolo Cinema America".
E' quanto si legge in una nota dell'associazione Piccolo Cinema America. Il suo presidente Valerio Carocci rileva che il bando "oltre a rappresentare un mancato introito per l'amministrazione, pari a 35.000 euro di occupazione di suolo pubblico che il Piccolo Cinema America avrebbe versato nelle casse comunali, prevede un'evidente censura politica e culturale per tutti gli operatori del settore, l'obbligo di accettare la rivendicazione politica da parte di Roma Capitale come ente organizzatore dell'evento ed infine impone lo svolgimento di attività "a basso impatto acustico", espressione che non trova alcun fondamento normativo nemmeno per l'ARPA".
Nella nota si aggiunge che "l'intero processo per giunta è entrato poi in contraddizione con le dichiarazioni enunciate dal Campidoglio e dalla Presidente del IV Municipio circa la possibilità di estrapolare a posteriori il Parco della Cervelletta dal Bando dell'Estate Romana, a beneficio di un'assegnazione diretta proprio nei confronti del Piccolo America. La sindaca liberi la cultura e l'impegno civile di questa città indicendo un bando invece per un nuovo assessore alla Crescita Culturale". Infine, "abbiamo tutti richiesto le dimissioni a Bergamo per la sua manifesta incapacità di governare e relazionarsi con l'industria culturale".
"Ribadisco la volontà di continuare a supportare le politiche culturali che radicano e diffondono il senso di cittadinanza, con la promozione della sperimentazione artistica e con la diffusione della conoscenza del nostro grande patrimonio culturale, del presente e del passato, di cui il cinema, come settima arte, è parte integrante", spiega Guerrini. "E considero lo stravolgimento fatto delle mie affermazioni e l'attribuzione di concetti che non mi sono mai appartenuti come parte di quella propaganda che è funzionale alla visione che definisce "cultura" il passatempo e lo svago - sottolinea l'ex vicepresidente - e che tende a far fruire in modo consumistico l'opera d'arte".
Raggi a registi e attori: saniamo lo strappo
"Cari registi, cineasti, attrici, attori, artisti il cinema a noi piace. Lo difendiamo e lo difenderemo". Così la sindaca di Roma Virginia in una lettera ai sottoscrittori dell'appello del Piccolo Cinema America, registi, attori e cineasti, che invita ad un incontro il 15 marzo. "Non abbiamo nulla contro l'Associazione del Piccolo Cinema America. Ci siamo limitati a dire che l'assegnazione del diritto ad utilizzare la piazza per un periodo prolungato deve avvenire attraverso un bando. Nessuna censura", scrive Raggi.
"Sono certa che su un punto siamo d'accordo: tutti devono avere il diritto di provarci e di partecipare ad un bando", continua la sindaca. Che aggiunge: "Con le dimissioni di Gemma Guerrini dalla vicepresidenza della commissione Cultura diamo nuovamente testimonianza di quanto forte sia tra di noi la consapevolezza dell'enorme contributo dato dal cinema italiano alla cultura mondiale". Spero che le mie parole vi raggiungano ma sono consapevole di uno strappo che resta, che riteniamo ingiusto e che desidero sanare. Di tutto ciò vorrei parlare con voi, insieme al mio assessore alla Crescita Culturale e alla mia maggioranza. Vi invito perciò ad incontrarci il 15 marzo".
Piccolo Cinema America: dimissioni Guerrini un contentino
"Equivale ad un contentino in ritardo di sei giorni e risulta del tutto stonata e fuori luogo la richiesta di Virginia Raggi di passo indietro alla consigliera Gemma Guerrini dal suo ruolo di vicepresidente della Commissione Cultura. La Guerrini ha avuto 'semplicemente' il coraggio di esplicitare il suo pensiero, qui il problema è chi in questi mesi, consapevolmente, le ha dato seguito e concretezza 'semplicemente' per imporsi sulla città, ovvero il Vice Sindaco Luca Bergamo. La sindaca, anziché nascondersi dietro la Guerrini dovrebbe assumersi le sue responsabilità per aver difeso e sostenuto, a sua volta, il vice sindaco Bergamo nell'inserimento di Piazza San Cosimato nel bando dell'Estate Romana, motivando la scelta, esclusivamente politica, con mistificazioni normative e dichiarazioni non veritiere sull'esistenza di "numerose denunce oltre le firme" nei confronti del Piccolo Cinema America".
E' quanto si legge in una nota dell'associazione Piccolo Cinema America. Il suo presidente Valerio Carocci rileva che il bando "oltre a rappresentare un mancato introito per l'amministrazione, pari a 35.000 euro di occupazione di suolo pubblico che il Piccolo Cinema America avrebbe versato nelle casse comunali, prevede un'evidente censura politica e culturale per tutti gli operatori del settore, l'obbligo di accettare la rivendicazione politica da parte di Roma Capitale come ente organizzatore dell'evento ed infine impone lo svolgimento di attività "a basso impatto acustico", espressione che non trova alcun fondamento normativo nemmeno per l'ARPA".
Nella nota si aggiunge che "l'intero processo per giunta è entrato poi in contraddizione con le dichiarazioni enunciate dal Campidoglio e dalla Presidente del IV Municipio circa la possibilità di estrapolare a posteriori il Parco della Cervelletta dal Bando dell'Estate Romana, a beneficio di un'assegnazione diretta proprio nei confronti del Piccolo America. La sindaca liberi la cultura e l'impegno civile di questa città indicendo un bando invece per un nuovo assessore alla Crescita Culturale". Infine, "abbiamo tutti richiesto le dimissioni a Bergamo per la sua manifesta incapacità di governare e relazionarsi con l'industria culturale".