Napoli espugna Torino. Segna Higuain al 90'

Primi a scendere in campo i partenopei, che vincono 1-0 a Torino contro i granata. Benitez mette Reveillere al posto dell'indisponibile Maggio, in avanti Callejon, Hamsik e Mertens dietro Higuain. Ventura rinuncia sia a Cerci sia a Immobile e si affida a Barreto e Meggiorini. Un atteggiamento apparentemente rinunciatario che sul campo, però, non si vede. Nel primo tempo il Napoli non arriva mai al tiro, pur costruendo qualche interessante premessa. Sull'altro fronte, Reina è pronto sul tiro di Meggiorini. E al 28' dice grazie all'incrocio dei pali, dove si va a infrangere la sassata di Bovo che non gli aveva lasciato scampo. Ripresa con Higuain che manda a referto il primo tiro in porta del Napoli (attento Padelli sulla girata), ma subito dopo (53') è ancora allarme rosso per la difesa partenopea: splendida combinazione Barreto-Meggiorini e palla sul palo. Ventura decide di osare: nel giro di un quarto d'ora fuori Barreto e Meggiorini, dentro Immobile e Cerci. Il Napoli si smarrisce, senza idee e con poca corsa. Il Torino trova spazi. Immobile affonda sulla sinistra, Reina gli chiude il tiro-cross. Al 73' Kurtic ruba palla al disattento Behrami e la serve su un piatto d'argento a Immobile che spreca l'impossibile. All'85' Mertens confeziona la risposta con un tiro da fuori che Padelli mette in corner. Il pari sembra scritto, ma al 90' succede l'imponderabile: lancio lungo senza pretese, Glik va a terra nel contrasto con Higuain che ha poi vita facile a presentarsi davanti a Padelli e batterlo. Finale amarissimo e non meritato per il Torino, che inanella la quarta sconfitta di fila. Il 'Pipita' regala al Napoli una vittoria che per una sera cancella i limiti di gioco mostrati negli ultimi tempi.

Udinese-Roma
Ora in campo all'Olimpico c'è Udinese-Roma. I giallorossi (che tornano a contare su Totti) devono rispondere ai partenopei, che li hanno agganciati a quota 58, e riportarsi a -14 dalla Juve. I friulani, lontani dalla zona calda della classifica, cercano i punti per mandare definitivamente in archivio la salvezza.