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ITALIA

Napoli

Camorra, figlio boss: amo mio padre ma non lo stimo

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"Amo mio padre ma non lo stimo. Dobbiamo dissociarci dalla camorra". Così, Antonio Piccirillo, figlio del boss Rosario, intervistato, dopo la manifestazione di ieri a Napoli.

"Mi fa schifo quella subcultura - spiega - la camorra è da buttare e schiacciare, anche se mio padre è stato uno di loro. E ora è in carcere, da anni". "Io gli voglio bene - insiste - ma non sarà mai un amore totale. Lui lo sa. Ha capito. Dice anzi che solo questa mia svolta ha dato un senso alla sua vita buttata". Poi, spiega perchè è sceso in piazza.

"Perchè non voglio che altri facciano questa fine, non voglio più che altri si rovinino". "Io mio padre l'ho visto da tento tempo con gli occhi spenti, con la morte dentro. E manco i soldi per andarlo a trovare mi ha lasciato. Si chiamano tutti boss, ma alcuni si arricchiscono e comunque fanno una vita di merda, mentre altri i soldi li bruciano per avvocati, latitanze, casini".