MONDO
Conflitto civile
Etiopia. Raid aereo su un mercato nel Tigray, "almeno 30 vittime"
Attacchi nella regione considerata ostile da Addis Abeba, ma l'esercito smentisce. La preoccupazione dell'Onu

Un raid aereo ha colpito un mercato nel Tigray, la regione settentrionale etiopica teatro da otto mesi di un conflitto con il governo centrale di Addis Abeba, e secondo alcune fonti "decine" di persone sarebbero morte o rimaste ferite.
Notizie tutte ancora da verificare, ma testimoni oculari, citati dalla Bbc riferiscono di aver visto vittime in un raid avvenuto a Togoga, 25 km (15 miglia) dalla capitale della regione, Macallè.
L'esercito etiope nega di prendere di mira i civili, affermando di effettuare gli attacchi per neutralizzare i terroristi. Negli ultimi giorni le forze ribelli del Ttigray dicono di aver compiuto progressi ma anche questo viene negato dal governo etiope l'attacco aereo che ha colpito un mercato nella regione settentrionale etiopica del Tigray "ha ucciso fino a 30 persone" secondo quanto scrive il sito della Cnn citando "testimoni oculari".
Si tratta di due feriti dell'attacco nella piccola città di Togoga che hanno descritto l'esplosione a un collaboratore dell'emittente americana dopo essere stati portati in ospedale a Macallè da ambulanze della Croce Rossa. Il portavoce dell'esercito etiopico, il colonnello Getinet Adane, ha dichiarato però alla stessa Cnn che le informazioni su un bombardamento aereo sarebbero "notizie false".
Michelle Bachelet, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha detto di essere "profondamente turbata" dalle notizie di continue violazioni dei diritti umani nel Tigray e ha annunciato l'avvio di un'inchiesta entro agosto. Bachelet ha affermato che ci sono state segnalazioni di esecuzioni di civili, violenze sessuali contro bambini e migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalla proprie abitazioni.
Notizie tutte ancora da verificare, ma testimoni oculari, citati dalla Bbc riferiscono di aver visto vittime in un raid avvenuto a Togoga, 25 km (15 miglia) dalla capitale della regione, Macallè.
L'esercito etiope nega di prendere di mira i civili, affermando di effettuare gli attacchi per neutralizzare i terroristi. Negli ultimi giorni le forze ribelli del Ttigray dicono di aver compiuto progressi ma anche questo viene negato dal governo etiope l'attacco aereo che ha colpito un mercato nella regione settentrionale etiopica del Tigray "ha ucciso fino a 30 persone" secondo quanto scrive il sito della Cnn citando "testimoni oculari".
Si tratta di due feriti dell'attacco nella piccola città di Togoga che hanno descritto l'esplosione a un collaboratore dell'emittente americana dopo essere stati portati in ospedale a Macallè da ambulanze della Croce Rossa. Il portavoce dell'esercito etiopico, il colonnello Getinet Adane, ha dichiarato però alla stessa Cnn che le informazioni su un bombardamento aereo sarebbero "notizie false".
Michelle Bachelet, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha detto di essere "profondamente turbata" dalle notizie di continue violazioni dei diritti umani nel Tigray e ha annunciato l'avvio di un'inchiesta entro agosto. Bachelet ha affermato che ci sono state segnalazioni di esecuzioni di civili, violenze sessuali contro bambini e migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalla proprie abitazioni.