ECONOMIA
L'analisi mensile del Centro Studi di Via dell’Astronomia
Confindustria: economia avanti adagio, quasi ferma
Il quadro che emerge è quello di una risalita lentissima. Il primo dato positivo sul fronte del Pil, +0,1% nel quarto trimestre 2013 rispetto al mese precedente, rileva il Centro Studi, è inferiore alle attese
Roma
"Avanti adagio, quasi ferma”. E’ la fotografia dell’economia italiana che emerge da Congiuntura Flash, l’analisi mensile del Centro Studi Confindustria.
“I duri dati dell'economia italiana – avvertono gli esperti - relativi a produzione industriale e occupazione, ribadiscono che la risalita dalla profonda fossa scavata dalla recessione è lentissima ed è contrassegnata anche da scivoloni indietro, anziché dall'atteso graduale consolidamento".
Via dell'Astronomia rileva un clima di "scoramento" che è facilmente alimentato dall'incertezza da alta disoccupazione e basso utilizzo degli impianti.
Il primo dato positivo sul fronte del Pil, +0,1% nel quarto trimestre 2013 rispetto al mese precedente, rileva il centro studi di Confindustria, "è inferiore alle attese basate sul forte aumento degli indicatori qualitativi". Ed è "nullo il trascinamento al 2014".
Nel quadro dei dati riportati dal rapporto mensile, Confindustria segnala che "il calo degli occupati ancora non si è esaurito" con 67mila unità perse nell'ultimo trimestre dello scorso anno. Mentre le attese delle imprese sull'occupazione per i primi tre mesi del 2014 "sono ancora negative e fanno prevedere che la diminuzione proseguirà ad un ritmo simile a quello osservato nell'ultima parte del 2013".
“L'attività produttiva è tenuta schiacciata da ristrettezza del credito, debolezza della domanda interna, perdita accumulata di competitività", sottolinea l'analisi mensile del centro studi di Confindustria. Sono "questi ultimi tre", per gli economisti dell'associazione degli industriali, "i fattori su cui è urgente agire per evitare ulteriori danni al sistema economico dell'Italia".
Nella 'Congiuntura flash' il Centro Studi fa notare che "per il primo trimestre vi sono segnali di tenuta"; in gennaio l'attività industriale è aumentata, secondo le stime, dello 0,3% dopo il -0,9 a dicembre.
“I duri dati dell'economia italiana – avvertono gli esperti - relativi a produzione industriale e occupazione, ribadiscono che la risalita dalla profonda fossa scavata dalla recessione è lentissima ed è contrassegnata anche da scivoloni indietro, anziché dall'atteso graduale consolidamento".
Via dell'Astronomia rileva un clima di "scoramento" che è facilmente alimentato dall'incertezza da alta disoccupazione e basso utilizzo degli impianti.
Il primo dato positivo sul fronte del Pil, +0,1% nel quarto trimestre 2013 rispetto al mese precedente, rileva il centro studi di Confindustria, "è inferiore alle attese basate sul forte aumento degli indicatori qualitativi". Ed è "nullo il trascinamento al 2014".
Nel quadro dei dati riportati dal rapporto mensile, Confindustria segnala che "il calo degli occupati ancora non si è esaurito" con 67mila unità perse nell'ultimo trimestre dello scorso anno. Mentre le attese delle imprese sull'occupazione per i primi tre mesi del 2014 "sono ancora negative e fanno prevedere che la diminuzione proseguirà ad un ritmo simile a quello osservato nell'ultima parte del 2013".
“L'attività produttiva è tenuta schiacciata da ristrettezza del credito, debolezza della domanda interna, perdita accumulata di competitività", sottolinea l'analisi mensile del centro studi di Confindustria. Sono "questi ultimi tre", per gli economisti dell'associazione degli industriali, "i fattori su cui è urgente agire per evitare ulteriori danni al sistema economico dell'Italia".
Nella 'Congiuntura flash' il Centro Studi fa notare che "per il primo trimestre vi sono segnali di tenuta"; in gennaio l'attività industriale è aumentata, secondo le stime, dello 0,3% dopo il -0,9 a dicembre.