SPORT
Barguil precede Quintana e Contador
Tour, tredicesima tappa al francese Warren Barguil, Aru resta in maglia gialla
Tappa breve, ma dura, con emozioni soprattutto nei tentativi di scalzare Aru dalla leadership. Il sardo si difende magistralmente. Per lui oltre a Froome spunta anche l'avversario Mikel Landa
La tredicesima tappa del Tour va al francese Warren Barguil che precede Quintana e Contador. Fabio Aru resta in maglia gialla.
Tre Gpm, tutti di prima categoria. Primo il Col de Latrape, 5,6 km al 7,3%; secondo il Col d’Agnes, 10 km all’8,2%; terzo il Mur de Peguere, 9,3 km al 7,9% con punte al 18%. E’ la frazione più breve, ma dominata dalle salite.
Si riparte così: Fabio Aru ha 6” su Froome, 25” su Bardet, 55” su Uran. Sul primo GPM passa De Marchi davanti a Barguil, ma è molto attivo Contador seguito da Landa. I due fanno da battistrada e lo spagnolo sembra volersi far perdonare la scadente prestazione di giovedì. Contador guida al secondo GPM, mentre Aru e Froome si controllano nel gruppo. Fuglsang dopo un eroico tentativo di proseguire con due microfratture è costretto a ritirarsi. Per Aru una perdita prevista, ma piuttosto dura. Landa fa sul serio e potrebbe anche insidiare la maglia gialla.
L’ultima salita del Mur de Peguere è durissima e Froome attacca Aru che reagisce prontamente. Il GPM va a Berguil, mentre Froome conta di attaccare ancora nella discesa e Aru deve lottare praticamente da solo contro l’avversario ,sostenuto da una squadra formidabile. Ma un’altra minaccia arriva da Rigoberto Uran scatenato in discesa. Froome e Aru riescono a controllarlo, il principale pericolo per i due resta Landa.
Si arriva alla volata a quattro e nel giorno della Festa Nazionale Barguil gioisce. Considerando la solitudine di Aru la condotta di gara del sardo, che chiude nono, è finora ineccepibile. Landa è quarto e resta a 1’09” dalla maglia gialla. Nella generale Froome è secondo a 6”, Bardet terzo a 25”, Uran quarto a 35”.
Tre Gpm, tutti di prima categoria. Primo il Col de Latrape, 5,6 km al 7,3%; secondo il Col d’Agnes, 10 km all’8,2%; terzo il Mur de Peguere, 9,3 km al 7,9% con punte al 18%. E’ la frazione più breve, ma dominata dalle salite.
Si riparte così: Fabio Aru ha 6” su Froome, 25” su Bardet, 55” su Uran. Sul primo GPM passa De Marchi davanti a Barguil, ma è molto attivo Contador seguito da Landa. I due fanno da battistrada e lo spagnolo sembra volersi far perdonare la scadente prestazione di giovedì. Contador guida al secondo GPM, mentre Aru e Froome si controllano nel gruppo. Fuglsang dopo un eroico tentativo di proseguire con due microfratture è costretto a ritirarsi. Per Aru una perdita prevista, ma piuttosto dura. Landa fa sul serio e potrebbe anche insidiare la maglia gialla.
L’ultima salita del Mur de Peguere è durissima e Froome attacca Aru che reagisce prontamente. Il GPM va a Berguil, mentre Froome conta di attaccare ancora nella discesa e Aru deve lottare praticamente da solo contro l’avversario ,sostenuto da una squadra formidabile. Ma un’altra minaccia arriva da Rigoberto Uran scatenato in discesa. Froome e Aru riescono a controllarlo, il principale pericolo per i due resta Landa.
Si arriva alla volata a quattro e nel giorno della Festa Nazionale Barguil gioisce. Considerando la solitudine di Aru la condotta di gara del sardo, che chiude nono, è finora ineccepibile. Landa è quarto e resta a 1’09” dalla maglia gialla. Nella generale Froome è secondo a 6”, Bardet terzo a 25”, Uran quarto a 35”.