MONDO
Governo francese: aperta indagine su misure di sicurezza
Nizza, polemiche sulla sicurezza. Liberation: sulla Promenade c'era una sola auto della polizia
Intanto è rientrato l'allarme bomba: una valigia - abbandonata in strada - ha insospettito gli agenti che hannno lanciato l'allarme

E' tornata la paura a Nizza, a una settimana dell'attentato alla Promenade des Anglais dove hanno perso la vita 84 persone, di cui molti stranieri, di cui al momento sei italiani. Una valigia - abbandonata in strada - ha insospettito gli agenti che hannno lanciato l'allarme-bomba, allarme poi fortunatamente rientrato.
La Procura: Bouhlel preparava l'attacco da mesi
Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il killer dell'attacco di Nizza, ha ricevuto sostegno logistico da cinque
presunti complici che ora sono in carcere: lo ha reso noto il procuratore Francois Molins.
Per Molins i cinque arrestati, quattro uomini e una donna, "sono coinvolti nella preparazione" dell'attacco, che era stato previsto con mesi di anticipo. Uno dei sospetti aveva un filmato della scena del crimine il giorno dopo, come ha detto ai giornalisti.
Le cinque persone sono quattro uomini di età compresa tra 22 e 40 anni e una donna di 42 anni. Un sesto sospetto, un uomo di 38 anni, è stato rilasciato martedì notte. Avrebbero procurato al killer anche la pistola automatica con la quale ha aperto il fuoco più volte prima di essere freddato dalla polizia.
Ministro Interno apre indagine su misure sicurezza
Il governo francese, a frionte delle crescenti critiche sulle misure di sicurezza messe in atto a Nizza la sera dell'attentato del 14 luglio, ha deciso di aprire un'indagine attraverso l'ispettorato della polizia nazionale per fare luce sull'accaduto. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha annunciato l'azione dopo le accuse ricevute dai politici locali di Nizza a proposito delle misure di sicurezza insufficienti nel giorno della festa nazionale.
Liberation: una sola auto della polizia sulla Promenade
Un'unica vettura della polizia sbarrava l'ingresso della zona pedonale della Promenade des Anglais, dove è arrivato il camion utilizzato per l'attentato del 14 luglio a Nizza. E' l'inquietante retroscena che svela questa mattina il quotidiano Liberation, una notizia che il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve si è comunque affrettato a definire una "controverità".
Una dura polemica contrappone la municipalità guidata dai Repubblicani al governo sul dispositivo di sicurezza predisposto la sera dell'attentato. A detta di Liberation, che cita "una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza (...), una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare", nella zona dove la strada era diventata isola pedonale nella serata di festa in cui il camion è poi piombato sulla folla. In quel momento, comunque, nessun agente della polizia era presente sempre secondo Liberation, che cita un testimone oculare.
"Perchè sono stati avvicendati intorno alle 20.30 dai loro colleghi della municipale. Non c'era dunque alcuna vettura della polizia nazionale in grado di bloccare la carreggiata", ha sottolineato il quotidiano francese. In un comunicato, Cazeneuve ha dichiarato che questo primo sbarramento era un "punto di deviazione della circolazione e di controllo visuale" e che "la polizia municipale aveva come previsto dato il cambio alla polizia nazionale su questo sbarramento menzionato dal giornale alle 21.00".
Rientrate salme di quattro vittime. Presente il Capo dello Stato
Cordoglio e commozione sulla pista dell'aeroporto di Malpensa dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto quattro salme delle vittime italiane degli attentati a Nizza. A rientrare in Italia, con un aereo militare atterrato alle 17:15, i feretri dei coniugi di Voghera (Pavia) Gianna Muset (68 anni) e Angelo D'Agostino (71 anni), del 90enne Mario Casati e della sua compagna 77enne, Maria Grazia Ascoli, entrambi milanesi. Non c'è, invece, la salma della cuneese, Carla Gaveglio perché la figlia è ancora ricoverata in gravi condizioni e necessita delle cure dei familiari.
La Procura: Bouhlel preparava l'attacco da mesi
Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il killer dell'attacco di Nizza, ha ricevuto sostegno logistico da cinque
presunti complici che ora sono in carcere: lo ha reso noto il procuratore Francois Molins.
Per Molins i cinque arrestati, quattro uomini e una donna, "sono coinvolti nella preparazione" dell'attacco, che era stato previsto con mesi di anticipo. Uno dei sospetti aveva un filmato della scena del crimine il giorno dopo, come ha detto ai giornalisti.
Le cinque persone sono quattro uomini di età compresa tra 22 e 40 anni e una donna di 42 anni. Un sesto sospetto, un uomo di 38 anni, è stato rilasciato martedì notte. Avrebbero procurato al killer anche la pistola automatica con la quale ha aperto il fuoco più volte prima di essere freddato dalla polizia.
Ministro Interno apre indagine su misure sicurezza
Il governo francese, a frionte delle crescenti critiche sulle misure di sicurezza messe in atto a Nizza la sera dell'attentato del 14 luglio, ha deciso di aprire un'indagine attraverso l'ispettorato della polizia nazionale per fare luce sull'accaduto. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha annunciato l'azione dopo le accuse ricevute dai politici locali di Nizza a proposito delle misure di sicurezza insufficienti nel giorno della festa nazionale.
Liberation: una sola auto della polizia sulla Promenade
Un'unica vettura della polizia sbarrava l'ingresso della zona pedonale della Promenade des Anglais, dove è arrivato il camion utilizzato per l'attentato del 14 luglio a Nizza. E' l'inquietante retroscena che svela questa mattina il quotidiano Liberation, una notizia che il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve si è comunque affrettato a definire una "controverità".
Una dura polemica contrappone la municipalità guidata dai Repubblicani al governo sul dispositivo di sicurezza predisposto la sera dell'attentato. A detta di Liberation, che cita "una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza (...), una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare", nella zona dove la strada era diventata isola pedonale nella serata di festa in cui il camion è poi piombato sulla folla. In quel momento, comunque, nessun agente della polizia era presente sempre secondo Liberation, che cita un testimone oculare.
"Perchè sono stati avvicendati intorno alle 20.30 dai loro colleghi della municipale. Non c'era dunque alcuna vettura della polizia nazionale in grado di bloccare la carreggiata", ha sottolineato il quotidiano francese. In un comunicato, Cazeneuve ha dichiarato che questo primo sbarramento era un "punto di deviazione della circolazione e di controllo visuale" e che "la polizia municipale aveva come previsto dato il cambio alla polizia nazionale su questo sbarramento menzionato dal giornale alle 21.00".
Rientrate salme di quattro vittime. Presente il Capo dello Stato
Cordoglio e commozione sulla pista dell'aeroporto di Malpensa dove il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto quattro salme delle vittime italiane degli attentati a Nizza. A rientrare in Italia, con un aereo militare atterrato alle 17:15, i feretri dei coniugi di Voghera (Pavia) Gianna Muset (68 anni) e Angelo D'Agostino (71 anni), del 90enne Mario Casati e della sua compagna 77enne, Maria Grazia Ascoli, entrambi milanesi. Non c'è, invece, la salma della cuneese, Carla Gaveglio perché la figlia è ancora ricoverata in gravi condizioni e necessita delle cure dei familiari.