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MONDO

Scandalo in Francia

Finanziamento libico alla campagna elettorale del 2007: fermato ex presidente francese Sarkozy

Nel novembre del 2016, durante le primarie del partito I Repubblicani, l'intermediario Ziad Takieddine aveva affermato di avere trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 per consegnarli a Claude Gueant (ex segretario generale dell'Eliseo) e poi a Nicolas Sarkozy, allora ministro dell'Interno

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Nicholas Sarkozy è in stato di fermo e viene interrogato in queste ore dalla polizia, a Nanterre. L'ex presidente è accusato di aver ricevuto finanziamenti illeciti da parte della Libia in occasione della campagna elettorale che nel 2007 lo portò alla vittoria delle Presidenziali contro la candidata socialista Segolène Royal. 








E' la prima volta che Sarkozy viene interrogato su questo tema dall'apertura di un'indagine giudiziaria, nell'aprile 2013. Lo stato di fermo può durare fino a un massimo di 48 ore. Sarkozy potrebbe essere presentato davanti ai magistrati, al termine dei due giorni di custodia, per essere incriminato.

Sarkozy viene ascoltato dalla polizia dell'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali . Secondo le fonti di Le Monde, diversi ex dignitari libici dell'era Gheddafi avrebbero cominciato a collaborare all'inchiesta in maniera più attiva, portando nuove prove sui sospetti finanziamenti illeciti.

Dalla pubblicazione nel maggio 2012 da parte del sito Mediapart di un documento libico che menzionava un presunto finanziamento da parte della Libia di Muammar Gheddafi della campagna di Nicolas Sarkozy, le indagini dei magistrati sono progredite considerevolmente, rafforzando i sospetti sulla campagna elettorale dell'ex capo dello Stato.

Nel novembre del 2016, durante le primarie del partito I Repubblicani, l'intermediario Ziad Takieddine aveva affermato di avere trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 per consegnarli a Claude Gueant (ex segretario generale dell'Eliseo) e poi a Nicolas Sarkozy, allora ministro dell'Interno.

Gli inquirenti hanno così investigato sulla possibile "complicità nella corruzione di pubblico ufficiale straniero" e "complicità nell'appropriazione indebita di fondi pubblici in Libia", in considerazione anche del fatto che tali osservazioni confermavano di fatto quelle del 20 settembre 2012 di Abdallah Senoussi, ex direttore dell'intelligence militare libica, davanti al procuratore generale del Consiglio nazionale transitorio libico.

Inoltre, aggiunge Le Monde, i libri dell'ex ministro del petrolio libico Shoukri Ghanem morto nel 2012 in circostanze ancora dubbie, recuperati dalla giustizia francese, menzionano l'esistenza di pagamenti a Nicolas Sarkozy. Beshir Saleh, ex gran finanziere di Gheddafi e uomo di relazioni con la Francia, recentemente ferito da colpi d'arma da fuoco durante un attacco a Johannesburg, aveva dichiarato a Le Monde qualche tempo fa: "Gheddafi ha detto di aver finanziato Sarkozy. Sarkozy ha detto che non è stato finanziato. Credo più a Gheddafi che a Sarkozy".