Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-a5410569-af42-446d-824e-042b4d20e899.html | rainews/live/ | true
ITALIA

#iorestoacasa

L'Italia si ferma tra nuovi flash mob e qualche "furbetto"

Domenica in casa per milioni di cittadini, che reagiscono di nuovo con esibizioni musicali estemporanee alle restrizioni imposte dall'emergenza coronavirus 

Condividi
Il silenzio per le vie delle città italiane è quasi irreale. Si sentono le voci dei vicini, le tv sintonizzate sui telegiornali. L'Italia si è fermata rispondendo, almeno nella maggior parte dei casi, all'invito a non muoversi da casa per evitare il crescere dei contagi da coronavirus.

Nel tardo pomeriggio si è ripetuto l'appuntamento quotidiano: tutti affacciati alle finestre per cantare e suonare insieme. Un'altra canzone italiana all'insegna della speranza: molti e diversi i brani, tra cui "Volare" di Domenico Modugno e "Ma il cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano. Questa è la Corona Band Flaminio, a Roma.



Alcuni invece ancora sembrano non comprendere la portata delle indicazioni date dal governo. Nella notte due giovani sono stati fermati dai Carabinieri a Napoli, nella centrale via Toledo: si sono giustificati dicendo che erano diretti a casa di un amico per recuperare un joystick per consolle. In Tigullio, vista anche la bella giornata di sole, la polizia è dovuta intervenire per fermare i vacanzieri della domenica. "Abbiamo intensificato i controlli ai varchi cittadini utilizzando anche le telecamere intelligenti a riconoscimento targhe", ha raccontato il comandante della Polizia Locale di Santa Margherita Ligure Luigi Penna. "Nonostante i divieti purtroppo fermiamo addirittura famiglie intere in giro come se niente fosse e provenienti da regioni italiane limitrofe", ha riferito. 

A Roma sono state denunciate sei persone che avevano deciso di fare il pic-nic nel parco, nella periferia di Tor Bella Monaca. 

Per ricordare a tutti i cittadini le regole, a Bologna un'auto della polizia è circolata per le vie del centro ripetendo gli avvisi con un altoparlante. Come succedeva nel periodo della guerra.