ECONOMIA
Pil, Istat conferma le stime: +0,3% nel quarto trimestre del 2017, +1.6% su base annua
Nel 2017 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell'1,5%. Si fa notare che il 2017 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al 2016. La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,5%

Nel quarto trimestre del 2017 il pil è aumentato dello 0,3% sul trimestre precedente e dell'1,6% su base annua. Lo rileva l'Istat, confermando la prima stima. rispetto al trimestre precedente si nota un lieve rallentamento, di un decimo di punto, sia in termini congiunturali (era +0,4%) che tendenziali (era +1,7%). D'altra parte, viste le revisioni fatte dall'Istat sui trimestri passati, il +0,3% del quarto trimestre risulta il rialzo più basso dal terzo trimestre 2016. Si tratta di dati aggiustati per il calendario e destagionalizzati.
Inoltre, il 2017 lascia a quello in corso un'eredità in termini di crescita. La variazione acquisita del Pil, quella che si registrerebbe in caso di crescita congiunturale piatta in tutti e quattro i trimestri del 2018, è infatti pari al +0,5%.
Rispetto al trimestre precendente, i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, con un incremento dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell'1,7% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dell'1,0% e del 2,0%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla crescita del Pil per 0,4 punti percentuali (+0,3 gli investimenti fissi lordi e un apporto nullo sia dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, sia della spesa della pubblica amministrazione. La variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo (-0,4 punti percentuali), mentre la domanda estera netta ha dato un apporto positivo (+0,3 punti percentuali).
Inoltre, il 2017 lascia a quello in corso un'eredità in termini di crescita. La variazione acquisita del Pil, quella che si registrerebbe in caso di crescita congiunturale piatta in tutti e quattro i trimestri del 2018, è infatti pari al +0,5%.
Rispetto al trimestre precendente, i principali aggregati della domanda interna risultano in crescita, con un incremento dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell'1,7% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dell'1,0% e del 2,0%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla crescita del Pil per 0,4 punti percentuali (+0,3 gli investimenti fissi lordi e un apporto nullo sia dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, sia della spesa della pubblica amministrazione. La variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo (-0,4 punti percentuali), mentre la domanda estera netta ha dato un apporto positivo (+0,3 punti percentuali).