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ECONOMIA

Listini in picchiata

Voto in Grecia e petrolio in calo, tempesta sulle Borse europee: Milano perde quasi il 5%

Lunedì nero per i mercati finanziari. L'incertezza del quadro politico greco e il greggio sotto i 50 dollari al barile, ai minimi da cinque anni e mezzo, provocano una pioggia di vendite. Debole anche l'euro, lo spread sale a fine seduta

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Pesante calo per la Borsa di Milano (Lapresse)
Milano
L’incertezza politica in Grecia, con il timore che il risultato delle elezioni del 25 gennaio possa portare ad un’uscita del paese dall’euro, e il calo dei prezzi del petrolio, ai minimi da cinque anni, fanno precipitare le Borse europee e la moneta unica. Un lunedì nero, in cui Piazza Affari è stata la peggiore dopo Atene.

L'Europa perde oltre 200 miliardi
L'indice Stx 600, che contiene i titoli più rappresentativi del Vecchio continente, ha ceduto il 2,15%, che equivale a 201 miliardi di euro bruciati in una seduta. Piazza Affari, con un calo del 4,47% dell'indice Ftse All share, ha 'perso' da sola oltre 21 miliardi di capitalizzazione. 
 
Occhi puntati sulla Grecia
La grande paura delle Borse europee è principalmente collegata all’evoluzione della situazione greca. Le prossime elezioni si preannunciano combattutissime e l’ascesa del partito di Alexis Tsipras fa temere ai mercati una ristrutturazione del debito e un’uscita del paese dall’euro. Un’eventualità, quest’ultima, che per un portavoce della Commissione Europea è impossibile, perché secondo i trattati Ue l’appartenenza alla moneta unica “è irrevocabile”. Mentre il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito che Berlino non cambia posizione e non vuole che la Grecia esca dall'euro, il presidente francese Francois Hollande ha chiarito che per Parigi la Grecia deve rispettare i suoi impegni europei. Frasi che evidentemente non sono bastate a rassicurare gli operatori.  
 
Milano perde il 4,92%
A peggiorare la situazione ha contribuito l’ennesimo calo del prezzo del petrolio, arrivato per la prima volta da aprile 2009 sotto i 50 dollari al barile. L’effetto è stato una pioggia di vendite, soprattutto tra i titoli bancari e nel comparto energetico. A Milano le contrattazioni si sono chiuse con il Ftse Mib in calo del 4,92% e l'All Share a -4,47%. Peggio ha fatto solo Atene, che ha perso il 5,63%. Perdite pesanti anche per gli altri mercati europei, con Parigi che ha ceduto il 3,31%, Francoforte giù del 2,99%, Londra in flessione del 2% e Madrid in calo del 3,4%.
 
Euro debole, risale lo spread
Debole anche l’euro. La moneta unica è stata scambiata a 1,1932 con il dollaro e ha toccato anche il minimo da nove anni e mezzo a questa parte a quota, 1,1865 dollari. In risalita a fine seduta lo spread Btp/Bund, che venerdì aveva chiuso a quota 125 punti: in attesa delle decisioni della Bce sull’acquisto di titoli di Stato, il differenziale si è assestato a quota 133 punti.