MONDO
In agenda la visita al contingente italiano
Letta a Beirut. Allarme rifugiati dalla Siria: "Vanno aiutati qui"
Missione di due giorni in Libano per il premier: "Aiutare i profughi per impedire barconi della morte"

Il premier Enrico Letta è a Beirut per una missione di due giorni in Libano. Il primo ministro italiano ha una fitta agenda di incontri che lo vedranno prima a colloquio con il presidente della Repubblica libanese, Michel Suleiman, e poi visitare alcuni centri di rifugiati siriani. Poi l'incontro con il premier Najib Mikati prima del trasferimento di Letta a Shama, sede del quartier generale del settore ovest di Unifil e del comando del contingente italiano nel Paese.
Visita al campo profughi
Letta ha chiarito che aiutare i profughi palestinesi che hanno trovato rifugio in Libano dall'inizio della guerra civile in Siria è un modo per impedire flussi migratori sul Mediterraneo. "Negli incontri con le autorità Libanesi ho confermato l'attenzione del nostro Paese perché la situazione dei rifugiati della Siria è terribile e l'unico modo è aiutarli qui per evitare che partano barconi della morte che finiscono per creare situazioni come quelle di Lampedusa", ha detto il premier al termine della visita al campo profughi palestinesi a Beirut dove hanno trovato rifugio migliaia di siriani.
L'impegno dell'Italia
Letta ha assicurato alle autorità libanesi l'impegno dell'Italia in aiuto dei profughi palestinesi che hanno trovato ospitalità in Libano. "Ho riconfermato ai rappresentati dell'Onu e alle autorità libanesi l'impegno dell'Italia a sostenere l'Onu per aiutare a gestire questo impressionante flusso di persone, un milione dalla Siria, su un paese di 4 milioni di persone è un flusso che non si regge", ha detto il premier. L'Italia ha ricordato, ha deciso di stanziare 50 milioni di dollari in più negli ultimi vertici internazionali. "Anche negli incontri con le autorità libanesi ho confermato l'attenzione dell'Italia perché la situazione rifugiati è terribile", ha detto al termine della visita al campo profughi di Burj El Barajneh a Beirut. "L'Italia continuerà a sostenere finanziariamente l'Onu e il Libano perché sia ancora migliora l'aiuto che vi viene dato", ha assicurato.
Letta visita la missione Unifil
Nella base del contingente italiano in Libano il premier avrà un incontro con il comandante, generale Paolo Serra per portare il saluto e gli auguri di Natale ai militari impegnati nel Paese.
Libano, paese fragile
Il Libano è da sempre caratterizzato dalla fragilità politica. A causa del conflitto esploso in Siria a seguito delle proteste antigovernative iniziate nel marzo del 2011 i rifugiati siriani in Libano - che conta una popolazione di poco più di 4 milioni di persone - sono oltre 835mila, secondo dati Onu, e circa 1,3 milioni, stando alle stime del governo di Beirut. I palestinesi sono più di 400mila e vivono in 12 campi profughi. Profughi e rifugiati sono ormai un quarto della popolazione del Paese dei Cedri, delicato puzzle di diverse identità con una divisione dei poteri tra un presidente maronita, un premier sunnita e un presidente del Parlamento sciita.
Visita al campo profughi
Letta ha chiarito che aiutare i profughi palestinesi che hanno trovato rifugio in Libano dall'inizio della guerra civile in Siria è un modo per impedire flussi migratori sul Mediterraneo. "Negli incontri con le autorità Libanesi ho confermato l'attenzione del nostro Paese perché la situazione dei rifugiati della Siria è terribile e l'unico modo è aiutarli qui per evitare che partano barconi della morte che finiscono per creare situazioni come quelle di Lampedusa", ha detto il premier al termine della visita al campo profughi palestinesi a Beirut dove hanno trovato rifugio migliaia di siriani.
L'impegno dell'Italia
Letta ha assicurato alle autorità libanesi l'impegno dell'Italia in aiuto dei profughi palestinesi che hanno trovato ospitalità in Libano. "Ho riconfermato ai rappresentati dell'Onu e alle autorità libanesi l'impegno dell'Italia a sostenere l'Onu per aiutare a gestire questo impressionante flusso di persone, un milione dalla Siria, su un paese di 4 milioni di persone è un flusso che non si regge", ha detto il premier. L'Italia ha ricordato, ha deciso di stanziare 50 milioni di dollari in più negli ultimi vertici internazionali. "Anche negli incontri con le autorità libanesi ho confermato l'attenzione dell'Italia perché la situazione rifugiati è terribile", ha detto al termine della visita al campo profughi di Burj El Barajneh a Beirut. "L'Italia continuerà a sostenere finanziariamente l'Onu e il Libano perché sia ancora migliora l'aiuto che vi viene dato", ha assicurato.
Letta visita la missione Unifil
Nella base del contingente italiano in Libano il premier avrà un incontro con il comandante, generale Paolo Serra per portare il saluto e gli auguri di Natale ai militari impegnati nel Paese.
Libano, paese fragile
Il Libano è da sempre caratterizzato dalla fragilità politica. A causa del conflitto esploso in Siria a seguito delle proteste antigovernative iniziate nel marzo del 2011 i rifugiati siriani in Libano - che conta una popolazione di poco più di 4 milioni di persone - sono oltre 835mila, secondo dati Onu, e circa 1,3 milioni, stando alle stime del governo di Beirut. I palestinesi sono più di 400mila e vivono in 12 campi profughi. Profughi e rifugiati sono ormai un quarto della popolazione del Paese dei Cedri, delicato puzzle di diverse identità con una divisione dei poteri tra un presidente maronita, un premier sunnita e un presidente del Parlamento sciita.