Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-a5a949de-ad87-4929-936a-d5a17e42ded9.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Letta: "L'indicatore ora è a favore delle famiglie e dei disabili"

Nuovo Isee, la lotta ai finti poveri

Considera tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti. Aumenta il peso della componente patrimoniale perché si considera il valore degli immobili rivalutato ai fini IMU

Condividi
Roma
Ridurre le disparità nell'accesso alle prestazioni e rafforzare il sistema dei controlli. Sono questi gli obiettivi del nuovo Isee varato ieri dal Consiglio dei ministri.  

Letta: stop ai finti poveri
Il premier ha spiegato che "il nuovo Isee, interviene a favore in particolare delle famiglie e dei disabili". "L'Isee fotografa la reale situazione patrimoniale in modo che l'accesso ai servizi sia permesso a coloro che effettivamente ne hanno bisogno, non come accade quando questo non corrisponde ad una situazione patrimoniale certificata e quando hanno acceso ai servizi persone che non hanno diritti togliendoli a chi ne ha bisogno".

Incluse tutte le forme di reddito
Il nuovo indicatore considera tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti; vengono quindi inclusi, a fianco del reddito complessivo ai fini Irpef, tutti i redditi tassati con regimi sostitutivi o con ritenuta a titolo di imposta, tutti i redditi esenti e quindi anche tutti i trasferimenti monetari ottenuti dalla Pubblica Amministrazione, i redditi figurativi degli immobili non locati e delle attività mobiliari.

Più peso alla casa
Il peso della componente patrimoniale aumenta perché si considera il valore degli immobili rivalutato ai fini IMU (invece che ICI), si riduce la franchigia sulla componente mobiliare (che viene però articolata in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare) e si considera il patrimonio all'estero. Si considera patrimonio solo il valore della casa che eccede il valore del mutuo ancora in essere.

Famiglie numerose e disabili
Alle famiglie con tre o più figli si riconosce un incremento delle franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell'affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio mobiliare). Si riconosce un abbattimento diretto del reddito della famiglia in cui è presente una persona con disabilità, in funzione del grado di disabilità. Gli abbattimenti sono pari a: 4.000 euro per persona con disabilità media (incrementate a 5.500 euro se minorenne), 5.500 euro per persona con disabilità grave (7.500 euro se minorenne), 7.000 euro per persona non autosufficiente (9.500 euro se minorenne). Per le persone non autosufficienti è poi ammessa la deduzione delle spese certificate per i collaboratori domestici e gli addetti all'assistenza personale, rette dovute per il ricovero presso strutture residenziali, spese relative alla situazione di disabilità, certificate a fini fiscali (fino ad un massimo di 5.000 euro).