Dopo il test missilistico di ieri
Nord Corea, Pyongyang annuncia "un pacco regalo" agli Usa
"Gli yankee dovrebbero essere molto preoccupati e i gangster dell'esercito marionetta sud-coreano saranno sempre più scoraggiati" ha affermato Kim Jong-un
La Corea del Nord rivendica con successo il lancio di ieri di un missile balistico a corto raggio supervisionato direttamente dal leader di Pyongyang, Kim Jong-Un. L'ultimo di una serie di test missilistici avvenuto ieri, scrive l'agenzia di stampa nord-coreana Kcna (Korean Central News Agency) ha colpito il bersaglio con uno scarto di sette metri grazie a un sistema di controllo della precisione utilizzato prima del lancio. Il test del missile, una variante dello Scud, servirà a "mandare un più grande pacco regalo agli yankee", ha detto Kim, in una citazione ripresa dalla Kcna. "Gli yankee dovrebbero essere molto preoccupati e i gangster dell'esercito marionetta sud-coreano saranno sempre più scoraggiati".
Pyongyang ha accusato oggi gli Stati Uniti di volere continuare nelle provocazioni, con l'invio di una formazione di bombardieri strategici b-1b sulla penisola coreana in una esercitazione congiunta con la Corea del Sud, che definisce come una "esercitazione per lo sgancio di una boma nucleare. Gli esercizi sono cominciati ieri, secondo fonti dell'esercito di Seul, mentre da parte del Comando Usa nel Pacifico non ci sono finora conferme.
Il lancio di ieri, a poche ore dagli avvertimenti arrivati dal summit del G7 di Taormina, ha attirato la condanna di Giappone e Corea del Sud. Soprattutto Tokyo è stata particolarmente dura: il primo ministro Shinzo Abe ha sottolineato che Giappone e Stati Uniti prenderanno "azioni specifiche" per contenere la minaccia nord-coreana. In un tweet, invece, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sottolineato come il lancio di ieri rappresenti una "mancanza dei rispetto" nei confronti ella Cina, che "sta lavorando duramente" sulla quesitone nord-coreana.
Il Ministero degli Esteri di Pechino, ieri, aveva chiesto a Pyongyang di creare le condizioni per una ripresa del dialogo. La situazione nei rapporti con il regime di Kim Jong-Un, e' stata oggetto della visita a Tokyo del più alto diplomatico cinese, Yang Jiechi. Yang ha incontrato ieri il consigliere per la Sicurezza Nazionale giapponese, Shotaro Yachi, con cui ha discusso delle questioni che dividono i due Paesi, in particolare le rivendicazioni territoriali di Pechino nel Mare Cinese Orientale, e della Corea del Nord, su cui il Giappone ha chiesto un intervento più deciso da parte della Cina per il contenimento della minaccia nucleare e missilistica
"Giappone e Cina devono lavorare insieme per spingere con forza la Corea del Nord a evitare ulteriori provocazioni e attenersi alle risoluzioni delle Nazioni Unite", ha dichiarato Yachi a Yang, secondo quanto riporta un comunicato del ministero degli Esteri di Tokyo. Il consigliere di Stato cinese oggi incontrerà il ministro degli Esteri giapponese, Fumio Kishida, secondo cui la Cina può avere un "ruolo cruciale" nella risoluzione della crisi in Corea del Nord.