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SALUTE

L'intervento al Cto di Torino su paziente diciottenne

Diciottenne salvato con trapianto di bacino, è la prima volta al mondo

Costruita negli Stati Uniti la protesi in titanio e tantalio  con misure prese dalla Tac del paziente.

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Un diciottenne della provincia di Torino, affetto da da circa un anno da osteosarcoma del bacino, è stato salvato con il trapianto dell'emibacino. L'intervento, primo al mondo nel suo genere, è stato eseguito presso l'ospedale CTO della Città della Salute di Torino.

Il paziente, considerato da tutti inoperabile, aveva risposto abbastanza bene a ben 16 cicli di chemioterapia nel reparto di oncoematologia, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli dell'ospedale Regina Margherita. Nel frattempo i chirurghi ortopedici dell'ospedale Cto avevano fatto costruire negli Stati Uniti un emibacino in titanio con rivestimenti in tantalio, materiale che si integra con le ossa umane, con misure perfette prese da un calco ricavato dalla Tac del paziente.

Nella giornata di ieri, durante un intervento durato circa 11 ore e 30 minuti, sono stati rimossi dal dottor Raimondo Piana (responsabile Chirurgia oncologica ortopedica del CTO) l'emibacino destro e l'anca colpiti dall'osteosarcoma e successivamente sostituiti e ricostruiti con la protesi in titanio e tantalio dal professor Alessandro Massè (Direttore Clinica universitaria ortopedica CTO). La parte anestesiologica è stata seguita dal dottor Maurizio Berardino (Direttore di Anestesia e Rianimazione del CTO). L'intervento, riferiscono i sanitari, è tecnicamente riuscito con un ottimo esito finale e senza lasciare deficit alcuno. Ora il paziente è ricoverato in terapia intensiva ed è già stato estubato e svegliato in mattinata.