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CULTURA

In collaborazione con Intersos

Roma, bambini a teatro per dire no alla guerra

Al teatro Sistina è di scena "La guerra di Martin", per raccontare la violenza dei conflitti ai piccoli

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A teatro per dire no alla guerra. E per raccontare i conflitti ai bambini. Ma senza violenza: attraverso un linguaggio favolistico, leggero, veloce, godibile e accattivante ma allo stesso modo incisivo. A pochi giorni dal Natale arriva a Roma una favola per bambini, ma anche per adulti, che vuole sensibilizzare al rispetto della vita e dell’infanzia.

Prodotto dalla compagnia Teatroinmovimento, in collaborazione con Intersos, organizzazione umanitaria per l’emergenza, al Teatro Sistina, il 18 e il 19 Dicembre, va in scena La guerra di Martin di Francesco Silvestri.

Lo spettacolo si dipana tra momenti di sana poesia, di serena ludicità e momenti di recitazione antinaturalistica e di epicità e procede in modo divertente e allegro, utilizzando tecniche di affabulazione e drammatizzazione che aiutano la socialità e lo sviluppo del senso critico e morale dei bambini. “La guerra, ma noi diremmo tutte le vicende e i problemi della vita, va combattuta con il cuore e con la forza delle idee e non con le armi. Martin Senzasperanza, scemo legale, prova ad insegnarlo”, afferma la regista dello spettacolo Anastasia Astolfi che sul palco  interpreta la Signora Morte. “Credo che il teatro attraverso la sua magia possa riuscire a far passare messaggi necessari e formare degli spettatori consapevoli può rappresentare la famosa goccia nell'oceano”, afferma Massimo Romeo Piparo, direttore artistico del Teatro Sistina La guerra di Martin non vuole essere una mattinata di teatro e basta ma vuole creare un percorso di sensibilizzazione e creatività in tre tappe: nelle scuole che hanno aderito al progetto gli operatori di Intersos si renderanno disponibili a un incontro per raccontare la realtà dei bambini-soldato. Inoltre ai giovani spettatori delle scuole romane è stato chiesto di lavorare sulla preparazione di un addobbo natalizio (uno per classe) che rappresenti un simbolico "no alla guerra", e che verrà sistemato la mattina dello spettacolo sull’albero di Natale del Teatro Sistina. Parte del ricavato dalla vendita dei biglietti sarà devoluto a Intersos, organizzazione umanitaria per l’emergenza, come sostegno a progetti per la salvaguardia dei minori che vivono in Paesi colpiti dalla guerra.