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Wimbledon, italiani tutti fuori: delusione Giorgi, eliminato anche Seppi
La 23enne marchigiana sconfitta dopo un'ora e 13 di gioco per 6-2, 6-2 dalla danese Wozniacki. L'altoatesino cede in 4 set all'idolo di casa Murray

È finita al terzo turno l'avventura di Camila Giorgi a Wimbledon. La 23enne marchigiana, 31esima testa di serie, ha ceduto per 6-2, 6-2 alla danese Caroline Wozniacki, quinta testa di serie, in un'ora e 13 minuti di gioco.
Primo set dal risultato forse troppo severo per l'azzurra, poi nel secondo la maggiore consistenza della 25enne danese, che mai prima ai Championships era andata oltre gli ottavi, ha avuto nettamente il sopravvento sul tennis istintivo dell'italiana, spesso troppo rischioso. L'azzurra probabilmente ha anche pagato la tensione di una sfida che non la vedeva nettamente sfavorita. Pur non essendo ancora mai entrata tra le top 30 vanta un clamoroso 60% di vittorie contro le prime 10 del mondo. Tra le sue vittime più illustri Sharapova e Azarenka, due ex n.1.
A fine giornata, va fuori anche Andreas Seppi nel tabellone maschile (nessun italiano, dunque, accede agli ottavi che significano seconda settimana del torneo inglese). Il tennista altoatesino, che ha l'onore di calcare il Centrale di Wimbledon, si arrende in quattro set, 6-2 6-2 1-6 6-1, 2h08' di gioco, al beniamino di casa, lo scozzese Andy Murray, n.3 del seeding, vincitore del trofeo nel 2013.
Seppi paga dazio in avvio, velocemente si trova due set sotto (l'emozione del Centrale la pagano tutti, in più l'avversario è quasi proibitivo). Poi però trova la forza e il coraggio di tenere testa a Murray. L'altoatesino vince nettamente il terzo set e va un break avanti in avvio di quarto set. E' la miccia che scatena Murray: lo scozzese si aggiudica sei giochi di fila e conquista il pass per gli ottavi (affronterà il gigante croato Ivo Karlovic che ha battuto a suon di tiebreak il francese Tsonga).
Primo set dal risultato forse troppo severo per l'azzurra, poi nel secondo la maggiore consistenza della 25enne danese, che mai prima ai Championships era andata oltre gli ottavi, ha avuto nettamente il sopravvento sul tennis istintivo dell'italiana, spesso troppo rischioso. L'azzurra probabilmente ha anche pagato la tensione di una sfida che non la vedeva nettamente sfavorita. Pur non essendo ancora mai entrata tra le top 30 vanta un clamoroso 60% di vittorie contro le prime 10 del mondo. Tra le sue vittime più illustri Sharapova e Azarenka, due ex n.1.
A fine giornata, va fuori anche Andreas Seppi nel tabellone maschile (nessun italiano, dunque, accede agli ottavi che significano seconda settimana del torneo inglese). Il tennista altoatesino, che ha l'onore di calcare il Centrale di Wimbledon, si arrende in quattro set, 6-2 6-2 1-6 6-1, 2h08' di gioco, al beniamino di casa, lo scozzese Andy Murray, n.3 del seeding, vincitore del trofeo nel 2013.
Seppi paga dazio in avvio, velocemente si trova due set sotto (l'emozione del Centrale la pagano tutti, in più l'avversario è quasi proibitivo). Poi però trova la forza e il coraggio di tenere testa a Murray. L'altoatesino vince nettamente il terzo set e va un break avanti in avvio di quarto set. E' la miccia che scatena Murray: lo scozzese si aggiudica sei giochi di fila e conquista il pass per gli ottavi (affronterà il gigante croato Ivo Karlovic che ha battuto a suon di tiebreak il francese Tsonga).