ITALIA
Il rogo in una casa
Incendio a Treviso. Morte 2 donne
Le fiamme hanno sorpreso le vittime che hanno cercato di fuggire ma la porta era bloccata e le finestre avevano le grate

Sono state identificate le due donne morte nell’incendio che ha distrutto la casa. Il rogo a Paese, vicino Treviso.
Si tratta di Franca Fava, 58 anni, moglie del proprietario dell'abitazione, e Fiorella Sandre di 74, un'amica di famiglia che da vari anni sembra coabitasse al piano terra della casa incendiata.
Il marito di Franca Fava, Sergio Miglioranza 69 anni, viveva invece in un appartamento al livello superiore, non comunicante internamente con il primo. Una delle due donne, secondo quanto si è appreso, aveva problemi di deambulazione.
Il rogo si è innescato per cause ancora ignote, all'esterno della porta di ingresso del vano inferiore, da un cumulo di materiale accatastato dall'uomo, in modo definito "compulsivo".
Il fuoco avrebbe impedito alle donne di mettersi in salvo attraverso la porta di casa, rendendo inoltre loro impossibile una fuga attraverso le finestre sul lato opposto, per le grate metalliche di protezione fissate alle aperture.
L’uomo ricoverato all'ospedale di Treviso in stato confusionale, sarebbe scampato alle fiamme grazie a una scaletta esterna secondaria, dato che anche quella principale era piena di roba ammucchiata.
Fra i rottami accatastati c'erano anche bombole di gas, per uso domestico e da campeggio, oltre che di acetilene per operazioni industriali. Alcuni fra questi recipienti sono esplosi durante le operazioni di spegnimento. Sul posto si sono recati anche i carabinieri, il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Treviso e personale della Polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco.
Si tratta di Franca Fava, 58 anni, moglie del proprietario dell'abitazione, e Fiorella Sandre di 74, un'amica di famiglia che da vari anni sembra coabitasse al piano terra della casa incendiata.
Il marito di Franca Fava, Sergio Miglioranza 69 anni, viveva invece in un appartamento al livello superiore, non comunicante internamente con il primo. Una delle due donne, secondo quanto si è appreso, aveva problemi di deambulazione.
Il rogo si è innescato per cause ancora ignote, all'esterno della porta di ingresso del vano inferiore, da un cumulo di materiale accatastato dall'uomo, in modo definito "compulsivo".
Il fuoco avrebbe impedito alle donne di mettersi in salvo attraverso la porta di casa, rendendo inoltre loro impossibile una fuga attraverso le finestre sul lato opposto, per le grate metalliche di protezione fissate alle aperture.
L’uomo ricoverato all'ospedale di Treviso in stato confusionale, sarebbe scampato alle fiamme grazie a una scaletta esterna secondaria, dato che anche quella principale era piena di roba ammucchiata.
Fra i rottami accatastati c'erano anche bombole di gas, per uso domestico e da campeggio, oltre che di acetilene per operazioni industriali. Alcuni fra questi recipienti sono esplosi durante le operazioni di spegnimento. Sul posto si sono recati anche i carabinieri, il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Treviso e personale della Polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco.