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ECONOMIA

Roma

Salvini: troppi lavoratori dimenticati, serve un anno di pace fiscale

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Salvini nei pressi del Senato, Roma, 21 dicembre 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI
"Sono qui in piazza oggi perché ci sono troppi lavoratori dimenticati e noi stiamo combattendo, anche in queste ore, per offrire non solo un Natale sereno ma anche un 2021 di salute e lavoro". Così il leader della Lega, Matteo Salvini arrivando a Piazza San Silvestro a Roma per il presidio di Mio Italia, Federmep e altre associazioni italiane.

"La proposta di un anno di pace fiscale, di un anno di stop ai versamenti contributivi è realistica - aggiunge - Come si copre economicamente? Chiedendo il 20% delle cartelle esattoriali che gli italiani dovrebbero pagare. In cambio del saldo e stralcio delle cartelle si garantisce un anno di tranquillità a gente che non sta fatturando, non sta lavorando, non sta incassando".

"Un anno fiscale bianco per queste persone è ipotizzabile? È assolutamente possibile, e grazie a una battaglia della Lega  per lavoratori autonomi e partite Iva sarà possibile se hanno fatturato fino a 50mila euro lo stop totale al versamento dei contributi previdenziali. Se uno non fattura e non incassa non può pagare le tasse".

"Il modello tedesco? In Germania - spiega il leader del Carroccio - ci sono aziende e negozi che dopo quattro giorni dalla chiusura hanno avuto il bonifico sul conto corrente del rimborso promesso. In Italia c'è gente che sta aspettando da mesi".

"A ogni chiusura - conclude Salvini - deve corrispondere un rimborso certo e immediato". In piazza sono presenti oltre cento persone "stanche di questo governo, di questi provvedimenti e di questa continua incoerenza". Tra gli striscioni esposti due recitano "Siamo passione, vita, dignità" e "Le bugie hanno le gambe Con-te".

"Gli italiani rimasti bloccati nel Regno Unito dopo lo stop dei voli? Stiamo contattando personalmente una per una le centinaia di famiglie che hanno dei lavoratori lontani da casa. Di Maio ha perso anche troppo tempo. Speriamo che facciano qualcosa perché siamo al 23 dicembre". In Inghilterra, sottolinea, "non c'è gente che era lì per vacanza, ma per lavoro".

"Speriamo" che la campagna di vaccinazione contro il coronavirus che partirà domenica in Italia "sia ben organizzata". 

"Obbligare le persone a vaccinarsi? Speriamo che tutti vengano informati. Io sono sempre per la spiegazione e la libertà. Se sento il bisogno di maggiori spiegazioni? Sì, anche perché se per quattro giorni si accende il tg e si sente che c'è la variante inglese e magari il vaccino non funziona, si vanifica il lavoro di settimane e settimane. Detto questo, quando sarà il mio turno lo farò".