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Amianto nel talco, inchiesta Reuters: "Johnson & Johnson sapeva da decenni". Il titolo affonda
In base all'analisi di documenti e testimonianze fatte in tribunale dal 1971 all'inizio degli anni 2000, Reuters ha concluso che executive, medici e avvocati del gruppo sapevano che nel talco grezzo e in quello finito qualche volta era risultata la presenza di livelli contenuti di amianto. L'azienda ha risposto tacciando come "falso e fuorviante" quanto sostenuto da Reuters
Johnson & Johnson knew for decades that asbestos lurked in its Baby Powder https://t.co/iK51sDGSBS via @ReutersTV @specialreports pic.twitter.com/nyUIhtRVae
— Reuters Top News (@Reuters) 14 dicembre 2018
Johnson & Johnson ha toccato i minimi al New York Stock Exchange dopo che un' inchiesta della Reuters ha fatto sapere che l'azienda avrebbe saputo da decenni che il suo talco per bambini conteneva amianto.
In base all'analisi di documenti e testimonianze fatte in tribunale dal 1971 all'inizio degli anni 2000, Reuters ha concluso che executive, medici e avvocati del gruppo sapevano che nel talco grezzo e in quello finito qualche volta era risultata la presenza di livelli contenuti di amianto.
Le persone coinvolte, è la tesi, avevano discusso di come risolvere il problema senza però comunicarlo ai regolatori o al pubblico.
L'azienda ha risposto tacciando come "falso e fuorviante" quanto sostenuto dal gruppo media. "Il consenso scientifico è che il talco usato nelle polveri per il corpo a base di talco non provoca il cancro a prescindere da cosa ci sia nel talco. Questo è vero anche se - ma non è questo il caso - il talco di Johnson & Johnson avesse mai contenuto un ammontare minuscolo e impercettibile di amianto".
In passato alla multinazionale Usa fu ordinato di versare milioni di dollari di risarcimenti a una donna convinta che l'uso del borotalco del gruppo le abbia causato un tumore alle ovaie. Altri verdetti legati al prodotto risultarono a sfavore dell'azienda.