ITALIA
Salone del Libro, Picchioni indagato per peculato
Carabinieri e finanza nella sede della Fondazione. Il presidente: "Sono sbalordito ma sereno"

Il presidente della Fondazione per il Libro, Rolando Picchioni, è stato indagato dalla Procura di Torino. L'ipotesi di reato è peculato. Oggi la sede della Fondazione è stata perquisita da carabinieri e finanzieri della squadra di polizia giudiziaria del Palazzo di Giustizia. Secondo quanto si apprende sono state prelevate fatture e altra documentazione. Il procedimento è coordinato dai pm Andrea Beconi e Gianfranco Colace.
Immediata la replica di Picchioni: "Di fronte all'enormità dell'addebito mi sento sbalordito, ma altrettanto assolutamente sereno: nella mia vita non ho mai - e ripeto mai - pensato di sfruttare in qualunque modo la mia posizione per un qualsivoglia tornaconto personale".
"L'onorevole Picchioni è assolutamente estraneo all'indagine della procura, della quale contesta ogni validità sia nel merito che nel riscontro probatorio" assicurano gli avvocati Giampaolo e Valentina Zancan. "L'onorevole Picchioni è a disposizione della procura per chiarire le circostanze contestate, delle quali sin da ora si dichiara completamente estraneo". I legali contestano la "diffusione mediatica che contrasta con i principi del contraddittorio ai quali dovrebbe attenersi ogni civile processo".
Immediata la replica di Picchioni: "Di fronte all'enormità dell'addebito mi sento sbalordito, ma altrettanto assolutamente sereno: nella mia vita non ho mai - e ripeto mai - pensato di sfruttare in qualunque modo la mia posizione per un qualsivoglia tornaconto personale".
"L'onorevole Picchioni è assolutamente estraneo all'indagine della procura, della quale contesta ogni validità sia nel merito che nel riscontro probatorio" assicurano gli avvocati Giampaolo e Valentina Zancan. "L'onorevole Picchioni è a disposizione della procura per chiarire le circostanze contestate, delle quali sin da ora si dichiara completamente estraneo". I legali contestano la "diffusione mediatica che contrasta con i principi del contraddittorio ai quali dovrebbe attenersi ogni civile processo".