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SPORT

Finisce a Berlino il sogno Champions della Juventus. La coppa va al Barcellona

Juve battuta 3-1, la Champions al Barcellona. Nella finale di Berlino gol di Rakitic, Morata, Suarez, Neymar

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Il gol di Rakitic
di Claudio Presutti
La Champions League è del Barcellona, ma applausi comunque alla Juventus. Si ferma la marcia dei bianconeri che cedono in finale 3-1 ai catalani. Gli spagnoli tornano così sul tetto d’Europa a distanza di 4 anni, dall’edizione 2010-2011 vinta nell’epopea Guardiola, conquistando così la quinta coppa dalle grandi orecchie della sua storia.

Bellissimo lo spettacolo offerto dall’Olympiastadion di Berlino tutto esaurito (75 mila gli spettatori paganti). In tribuna  c’è tutto il calcio che conta, da Ronaldo a Seedorf, al, patron dell’Inter Thohir, a Platini e Del Piero. Pronti-via e il Barcellona, dopo un inizio da brividi, passa in vantaggio. E’ il minuto 4:  Messi cambia gioco da destra a sinistra, palla a Jordi Alba che al volo serve Neymar, il brasiliano attende l’inserimento in area di Iniesta che libera il sinistro di Rakitic che batte Buffon.

Pochi minuti e i catalani sfiorano il raddoppio, ma Neymar non ci arriva per pochissimo. Al 14’ Buffon è bravissimo nel fermare una percussione in area di Dani Alves. La Juve, passata la tempesta, serra le fila e  riesce a mettere fuori il naso dalla propria metà campo, prima al 24’ con  Morata, poi un bel tiro di Marchisio, anche se a gioco fermo. Ancora Luis Suarez pericoloso al 38’, ma il suo tiro esce di pochissimo. Al 44’ il primo tiro nello specchio degli uomini di Allegri con  un destro da lontano di Marchisio bloccato da Ter Stegen.

Nella ripresa il primo lampo è degli spagnoli, ma il solito super Buffon ‘ferma’ la zampata di punta di Suarez all’angolino basso (49’). Il Barcellona sembra decollare e una bella azione corale viene conclusa da Messi con un sinistro alto (51’). Proprio nel momento migliore degli azulgrana, ecco uscire fuori la Juventus. Da un errato rinvio di Dani Alves, nasce il pareggio bianconero: Marchisio con un geniale colpo di tacco, lancia Lichtsteiner che entra in area e mette in mezzo, Tevez gira in porta, Ter Stegen respinge come può, però sui piedi di Morata che appoggia in rete e fa esplodere i tifosi juventini (55’).

Il pareggio dà ulteriori energie alla Juve che per alcuni minuti mette in difficoltà il Barça. Ci provano lo stesso Morata, Pogba e soprattutto Tevez. Proteste juventine per una trattenuta in area catalana di Dani Alves a Pogba, ma l’arbitro turco Cakir lascia correre. Subito dopo arriva la doccia fredda per la Juventus. Il Barcellona vola in contropiede con Leo Messi che entra in area e tira, Buffon ribatte ma Suarez a porta vuota deposita in rete la rete del nuovo vantaggio al 68’. Barcellona in estasi, ma Tevez e compagni non mollano.

Al 71’ spagnoli di nuovo in gol con Neymar che colpisce di testa e poi di mano beffando Buffon, ma l’arbitro annulla. Al 75’ brividi per un’uscita avventata di Ter Stegen, ma il Barcellona si salva. I bianconeri si portano in avanti e lasciano così ampi spazi alle micidiali ripartenze di Messi e soci. Al 78’ Luis Enrique dà il via alle sostituzioni inserendo Xavi, alla sua ultima con la maglia del Barça, al posto di capitan Iniesta. In contropiede Jordi Alba scivola da buona posizione, mentre Allegri manda in campo prima Pereyra e poi Llorente, al posto di Vidal e Morata. Piquè fallisce una buona chance a tu per tu con Buffon. Ma alla fine della partita arriva anche il terzo gol catalano in contropiede: da Pedro a Neymar che stoppa e batte per la terza volta l’incolpevole Buffon.

Finisce così con la festa della squadra dell’ex allenatore della Roma, Luis Enrique, che regala al Barcellona un altro storico ‘triplete’.  Per la Juve resta la soddisfazione di una finale raggiunta con merito e giocata comunque alla pari, anche se restano solo due le Coppe dei Campioni vinte, mentre salgono a sei le finali perse, un record da cancellare al più presto.